La presa di posizione

Roberti non contesta il Pos: “Basta scemenze, il vero problema è la mancanza di medici”

Il sindaco termolese definisce "spot elettorali" le proteste nate dopo l'adozione del Piano operativo del presidente Toma. "Le carenze dell'ospedale San Timoteo e della sanità molisana sono dovute al poco personale. Questa è una battaglia da combattere tutti insieme a Roma".

Il Comune di Termoli non farà ricorso contro il Piano operativo sanitario adottato dal presidente Donato Toma e dal quale l’ospedale San Timoteo esce ulteriormente depotenziato. Lo ha dichiarato il primo cittadino Francesco Roberti in consiglio comunale giovedì sera 30 settembre rispondendo a un’interpellanza delle minoranze – prima firmataria Marcella Stumpo – che chiedevano di intervenire a tutela dell’ospedale San Timoteo.

“La situazione in cui versa il San Timoteo è nota a tutti, la voce l’abbiamo fatta sentire con gli altri sindaci quando si è prospettata la chiusura del Punto Nascite. In questi giorni faremo due incontri, i 33 sindaci dell’area San Timoteo il 6 ottobre, mentre l’8 ottobre c’è la conferenza dei sindaci di tutta la regione” ha esordito Roberti.

Quindi il primo cittadino termolese ha mostrato di non condividere le voci di protesta che dalla costa a Campobasso si sono levate contro il Pos, praticamente bocciato anche dal Consiglio regionale. “Il problema non è impugnare il Pos 2019-2021. Che senso ha ricorrere contro un Piano che scade fra tre mesi? Rischiamo di impelagarci nelle pastoie dei ricorsi in Tribunale. Siamo stati fino a oggi senza il Piano operativo e quello del 2015-2018 non è stato portato a termine. Non è questo il problema”.

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Secondo Roberti “dobbiamo finirla con spot elettorali e scemenze. I problemi degli ospedali è la mancanza di personale. Non ci sono medici e quelli esistenti sono in forte difficoltà. Se continuiamo a fare confusione sui social e in tv non vorrà venire più nessuno in Molise”.

Consiglio comunale 30 settembre termoli

Doveroso sottolineare che se la programmazione sanitaria prevede un taglio di reparti per il Molise non crescerà di certo la possibilità di avere più medici. Inoltre è stato lo stesso Roberti a fare presente che “anche gli ospedali con cui si vogliono fare gli accordi di confine, come Vasto e San Giovanni Rotondo hanno personale carente e non sono in grado di sopportare altri pazienti”. Il che sembra di conseguenza un motivo in più per ritirare il Pos.

Ma per il sindaco “è a Roma che dobbiamo far sentire la nostra voce per la sanità pubblica. Mettiamoci insieme almeno su questo e combattiamo una battaglia senza ideologie”.

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