Lo aveva dichiarato l’8 ottobre davanti all’assemblea dei sindaci che si erano riuniti per confrontarsi sul Piano operativo sanitario 2019-2021: “Stiamo valutando se la Regione Molise può acquisire quote del Gemelli“. Otto giorni dopo quell’annuncio (vi cui vi avevamo parlato in anteprima, ndr) il governatore-commissario alla Sanità Donato Toma ha formalizzato oggi – 16 ottobre – la proposta contenuta in una lettera inviata al Governo e in modo particolare indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e ai Ministeri della Salute e dell’Economia guidati rispettivamente da Roberto Speranza e Daniele Franco.
Gemelli Molise, Toma annuncia proposta al Governo per acquisire quote
Una ‘mossa’ decisa dopo una serie di valutazioni e in una fase particolare della compravendita della clinica privata nonchè centro di eccellenza per la cura delle patologie oncologiche e cardiache. Qualche giorno fa è stato firmato il contratto preliminare tra il Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs e il fondo svizzero Responsible Capital che ha acquisito il 90% delle quote. L’operazione deve essere valutata a Roma: le attività considerate strategiche e acquisite da soggetti stranieri – come la sanità – è necessaria anche l’autorizzazione del Governo che può esercitare il cosiddetto golden power.
“È fondamentale che l’ospedale Gemelli di Campobasso possa operare in continuità per l’erogazione dei servizi sanitari fondamentali per il territorio”, la premessa da cui parte Toma.
“Nei giorni scorsi, acquisite le notizie su una possibile cessione del 90% delle quote a soggetti terzi indipendenti dall’Università Cattolica, da cui dipende il Gemelli, ho ritenuto opportuno approfondire la vicenda per evitare che una mera operazione di natura commerciale potesse influire sulla programmazione sanitaria regionale. Ed è per questo che, al fine di garantire il diritto alla salute dei molisani, ho scritto ufficialmente al presidente del Consiglio, Mario Draghi, al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al ministro dell’Economia, Daniele Franco, per esercitare, come Regione Molise, il diritto di acquisto delle quote maggioritarie del Gemelli Molise SpA”.
Non è un caso che la missiva sia stata inviata a Palazzo Chigi e ai due Ministeri: il Molise è una regione commissariata e al tavolo tecnico che periodicamente si riunisce per la verifica dei conti partecipano i rappresentanti di tali dicasteri.
La proposta, ufficializzata dopo aver valutato anche se c’erano le possibilità economiche per sostenere tutta l’operazione, è stata inoltrata a Roma con un obiettivo: “Tale operazione assicurerebbe il mantenimento dell’interesse pubblico nell’erogazione delle prestazioni sanitarie ai cittadini e, nel contempo, consentirebbe anche l’ammodernamento strutturale del Cardarelli di Campobasso, Dea di primo livello, ubicato nelle vicinanze dello stesso Gemelli, attraverso l’attivazione di un plesso attualmente non utilizzato. Questa operazione, di cui discuterò a Roma nei prossimi giorni, rafforzerebbe la sanità pubblica, dal punto di vista delle strutture e dei servizi, ed eviterebbe qualsiasi tipo di operazioni finanziarie che non garantiscano la tutela del diritto alla salute dei molisani”.
L’acquisizione delle quote del Gemelli Molise è volta dunque anche a garantire spazi più moderni e funzionali al vicino ospedale di Campobasso, presidio hub nel sistema sanitario regionale. Per sapere se l’operazione andrà in porto bisognerà aspettare qualche settimana: entro dicembre il Governo valuterà sia l’opzione di acquisto della Regione Molise che il contratto preliminare firmato tra la Fondazione Gemelli e il fondo svizzero.
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