Emergenza infinita

“Canili strapieni”: nuovo allarme randagismo. Gli animalisti tornano alla carica

Strutture comunali sovraffollate e il piano previsto dall'ex commissario alla sanità Angelo Giustini rimasto su carta. Il Nucleo Operativo Ente Tutela animali Ambiente torna a denunciare, tramite il responsabile provinciale Giancarlo Calvanese, tutte le criticità dei canili molisani e incalza il governatore Donato Toma: "Da nove mesi è tutto fermo nonostante i finanziamenti stanziati"

Tanti, troppi cani. Strutture sovraffollate e amministrazioni comunali che non riescono a fronteggiare una situazione che ormai ha raggiunto soglie d’allarme. Mentre non si capisce perchè il piano di contrasto al randagismo (che forse non tutti sanno ma rientra nella materia sanitaria di competenza del commissario ad acta) resta su carta. Angelo Giustini lo aveva approvato e lo aveva previsto in un apposito provvedimento (tecnicamente si chiama dca), ma i suoi successori quel piano non l’hanno mai messo in pratica: nè Flori Degrassi nè Donato Toma, il governatore-commissario nominato lo scorso 5 agosto. Il presidente fra l’altro ha anche adottato il Programma operativo sanitario 2019-2021 che dedica un capitolo proprio al randagismo.

Gli animalisti tornano ad incalzare le autorità competenti per risolvere la difficile situazione del randagismo che ha conseguenze dirette sul sovraffollamento dei canili municipali. “La situazione è esplosiva, la ditta che accalappia i cani deve intervenire sul territorio più volte al giorno ma i canili sono strapieni”, spiegano dal Nucleo Operativo Ente Tutela animali Ambiente tramite il responsabile provinciale Giancarlo Calvanese. Quest’ultimo stigmatizza “l’immobilismo della Regione e della Prefettura rispetto ai sindaci che non ottemperano agli obblighi previsti dalla legge e relativi alla vigilanza sul territorio”. Questo si traduce “in un continuo proliferare di cuccioli che vengono abbandonati favorendo il randagismo”.

Non solo. I canili sono sovraffollati e l’ingresso di altri cani accalappiati non favorisce il benessere degli stessi animali. I randagi costituiscono poi un pericolo per la circolazione stradale, ma anche per le persone che possono essere aggredite. Senza dimenticare anche i rischi per l’igiene pubblica.

Per il rappresentante del Nucleo Operativo Ente Tutela animali Ambiente l’unica soluzione è attuare finalmente il decreto adottato dall’ex commissario Giustini a dicembre 2020 che prevede un investimento di 180mila euro. “Questi soldi erano stati stanziati per la lotta al randagismo, ma da nove mesi è tutto fermo”, insiste Calvanese. “Noi chiediamo un immediato intervento della Regione e l’attivazione del piano di contrasto al randagismo altrimenti ci rivolgeremo al Ministero”.

Fra l’altro non è la prima volta che l’associazione animalista insiste sullo sblocco dei finanziamenti che l’ex commissario per la sanità aveva previsto. Ma finora gli appelli al presidente Toma sono purtroppo caduti nel vuoto.

Piano per il randagismo, tutto fermo. Gli animalisti minacciano esposti contro Regione e Asrem

 

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