Le carenze del personale sanitario

Asrem cerca 45 infermieri, sindacato Fials chiede revoca del concorso: “Il piano prevede 200 assunzioni”

Carmine Vasile evidenzia tutte le criticità del bando pubblicato dall'Azienda sanitaria e invia una diffida: "Non si può continuare a risparmiare sulla spesa del personale. Servono più operatori oppure dal direttore generale e dal commissario alla sanità abbiamo sentito solo proclami".

Il concorso per reperire 45 infermieri a tempo indeterminato non basta a coprire le gravissime carenze di organico, è una beffa per tutti i lavoratori a partita Iva e soprattutto va revocato. E’ durissimo il segretario regionale del sindacato Fials, Carmine Vasile, che oltre a diffidare l’Azienda sanitaria ad attuare il provvedimento evidenzia tutte le criticità del bando stesso. A suo dire non rispecchia quanto previsto nel piano occupazionale che è stato al centro del confronto tra gli stessi vertici Asrem e il sindacato. Non è insomma una soluzione idonea dal momento che i lavoratori della sanità nel corso degli anni hanno pagato duramente il prezzo del blocco del turnover imposto alle regioni in piano di rientro come il Molise.

Il sindacalista non ci gira intorno: “Questo bando era logico è condivisibile se fatto entro il 2020 perché in deroga al piano assunzionale 2018-2020. Non è stato per niente logico pubblicarlo alla fine del 2021 e all’indomani dell’approvazione del piano occupazione 2021-2023 adottato dall’Asrem”. Piano che fra l’altro prevede non solo l’assunzione a tempo indeterminato entro il 2021 di 200 infermieri, ma anche la stabilizzazione di cinque operatori perché in possesso dei requisiti di legge. Ma finora è rimasto su carta dal momento che il concorso prevede posti solo per 45 infermieri.

Carmine Vasile

La Fials, ricorda Vasile, non aveva condiviso l’impianto del piano occupazionale perché non prendeva le figure professionali necessarie per sopperire a tutte le carenze di organico. Sulla base di tali premesse e delle insopportabili difficoltà vissute dal personale negli ospedali regionali, il sindacato chiede alla direzione dell’Asrem di “revocare integralmente il provvedimento e mettere a concorso almeno i 200 posti per infermiere previsti nel piano assunzionale”.

Assumere 45 infermieri a fronte dei 200 previsti, insomma, è un’incongruità per il sindacato.

“Se ciò non dovesse accadere – rincara la dose Vasile – significa che i proclami fatti negli ultimi giorni dal direttore generale e dal commissario ad acta sulle mille assunzioni in sanità sa di beffa e non rende merito a tutti gli operatori della sanità pubblica che in piena pandemia hanno sopportato carichi di lavoro assurdi. Questo provvedimento ridimensiona le aspettative dei lavoratori della sanità molisana che manifestano piena contrarietà le scelte che si stanno aspettando”.

Il sindacalista evidenzia anche un altro aspetto: di fronte ad ospedale che stanno collassando, con un personale sanitario allo stremo delle forze, occorre investire risorse per offrire contratti adeguati. “Non si può continuare a risparmiare sulla spesa del personale che attualmente – insiste Vasile – si aggira intorno ai 160 milioni di euro l’anno a fronte di una spesa storica cristallizzata a 201 milioni di euro. Insomma i debiti della cattiva gestione della sanità non possono essere pagati i dipendenti dell’Asrem, penalizzati prima come cittadini poiché pagano le tasse più alte d’Italia e poi come lavoratori perché costretti a sopportare dei carichi di lavoro non più accettabili”.

 

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