Il bollettino

20 ottobre – Nuovo ricovero dalla casa di riposo a Infettive. 21 ospiti contagiati e il tasso si impenna

21 positivi dal bollettino odierno e un ricovero in Infettive: è l'effetto del cluster della Casa di Riposo Pistilli di Campobasso. 11 in particolare i contagiati del capoluogo, di contro ci sono 5 guariti

I RICOVERI IN INFETTIVE SALGONO A 4

C’è un altro anziano positivo al Sars-Cov-2 che in queste ore è stato trasferito nel reparto di Malattie Infettive, come avvenuto per il degente di Chirurgia che appunto veniva dalla ‘Pistilli’ di via delle Frasche di Campobasso ed è risultato positivo in ospedale solo dopo l’effettuazione di un secondo tampone, a 4 giorni dal ricovero. Dunque in Malattie Infettive diventano 4 i pazienti assistiti, cui si somma il paziente intubato nella Terapia intensiva del Cardarelli.

Bollettino 20 ottobre

21 TAMPONI POSITIVI DAL BOLLETTINO, 5 I GUARITI

Dal bollettino Asrem di oggi 20 ottobre emerge la positività di 21 persone a fronte di 364 tamponi molecolari. Si tratta degli ospiti della casa di riposo di cui sopra, 11 dei quali sono residenti a Campobasso. Il tasso di positività giocoforza oggi è alto, pari quasi al 5.8%.

Di contro ci sono 5 persone guarite, di cui 2 di Isernia e altre sempre della provincia pentra. Gli attuali positivi risalgono in regione e ora sono 90.

CLUSTER PISTILLI: CONTAGIATI ANCHE 3 OPERATORI E ALTRI 2 OSPITI IN OSPEDALE

Si allarga il contagio nella casa di riposo di via Delle Frasche a Campobasso. Dopo le prime notizie riferite questa mattina dalle autorità sanitarie sulle 21 positività accertate, il numero delle diagnosi è aumentato nelle ore successive. Infezioni sono state riscontrate anche in tre operatori della casa di riposo e in due anziani ospiti che erano ricoverati al Cardarelli per altre patologie: uno alla Stroke Unit, l’altro in Ortopedia. Questi ultimi si aggiungono all’ottantenne ricoverato in Chirurgia (trasferito in Malattie Infettive quando ne è stata accertata la positività) e una signora trasferita ieri sera dal pronto soccorso al reparto covid. In totale, quindi, il cluster della ‘Pistilli’ annovera 26 persone, la maggior parte anziani, quattro di questi in ospedale. Nella casa di riposo è stato disposto un ‘cordone sanitario’: non si può né entrare né uscire, ad eccezione di medici, operatori sanitari o altri incaricati alla prevenzione sanitaria e all’assistenza degli ospiti della struttura.

VISITE NELLE STRUTTURE PER ANZIANI: I ‘BUCHI’ DELLA LEGGE 

Dopo una lunghissima sospensione, le visite nella strutture per anziani e disabili (residenze sanitarie assistenziali, residenze sanitarie per disabili e case di riposo) sono riprese lo scorso maggio. Lo ha consentito il ministro Speranza firmando prima una specifica ordinanza (l’8 maggio) poi sostituita da una circolare del 30 luglio. Per legge dunque sono state fissate le regole per l’accesso di visitatori e familiari degli ospiti delle strutture residenziali: obbligo di green pass (il certificato di avvenuta vaccinazione, tampone negativo, la guarigione dal virus) e visite consentite per tutti i giorni della settimana al massimo per 45 minuti. Ovviamente tutto questo si è aggiunto ad altre disposizioni come la misurazione della temperatura corporea all’ingresso e il rispetto delle misure igienico-sanitarie. Inoltre il Ministero della Salute ha sconsigliato fortemente la presenza di bambini di età inferiore ai sei anni, che non rientrano tra le categorie vaccinate e per i quali non sia possibile garantire il rispetto delle misure di distanziamento e sicurezza. A livello centrale si sta quindi valutando un protocollo per colmare tale lacuna che rischia di ‘mandare in tilt’ il sistema di protezione realizzato grazie alla campagna vaccinale degli anziani: i bambini, spesso portatori asintomatici del virus, rischiano di essere inconsapevolmente il veicolo del virus all’interno delle strutture.

 

I DATI NAZIONALI

Oggi in Italia si sono registrati 3.702 nuovi casi di infezione, per un tasso di positività dello 0.8% (ieri 0.4%). Le vittime in 24 ore sono state 33. Aumentano le degenze ordinarie, mentre sono stabili quelle in area critica. I posti letto occupati nei reparti ordinari rispetto a ieri sono +41 mentre quelli occupati in rianimazione sono complessivamente identici a ieri.

 

 

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