Campobasso

Unione studenti attacca: “Solite classi pollaio”. Pd duro sul ritardo dei lavori nelle scuole dell’infanzia

“Il Ministero dell’Istruzione aveva garantito risorse ma la scuola è tra le macerie”. Il capogruppo del Pd Trivisonno: “Dal Comune mancanza di rispetto e trasparenza”.

“Rientriamo a scuola ritrovando la situazione come l’avevamo lasciata”. L’Unione degli Studenti di Campobasso alza la voce nel giorno della riapertura delle scuole in Molise, puntando il dito contro il Ministero dell’Istruzione, “che nonostante avesse garantito di aver investito milioni, appare evidente che la situazione è esattamente come l’abbiamo lasciata, una scuola tra le macerie. Ancora una volta si è deciso di non dare priorità alla scuola e all’istruzione, di ignorare problematiche portate avanti da decenni che, con la pandemia, sono certamente peggiorate. Per questo chiediamo finanziamenti reali per le scuole, strutturati in base alle esigenze del territorio”.

Bisogna dire che a Campobasso qualche ritardo c’è stato nei lavori di adeguamento in alcuni plessi e si è verificato uno slittamento dell’apertura a lunedì prossimo per quattro classi dell’Infanzia di via Berlinguer e quelle di via Tiberio. I disagi ci sono stati soprattutto perché i genitori sono stati avvisati a poco più di dodici ore dalla campanella.

Striscioni Unione degli studenti

Sull’argomento è intervenuto in maniera netta e decisa il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Giose Trivisonno: “Gli zaini sono pronti, le scuole no. Le scuole infanzia di Via Tiberio e Via Berlinguer domani non apriranno. Non voglio ‘speculare’ sul ritardo nella apertura, comunque problematico per le famiglie, avvisate solo poco fa. Mi limito ad immaginare, a parti invertite, cosa avrebbero combinato Cretella, Gravina, Simonetti ed altri attuali colleghi consiglieri, per un rinvio disposto il pomeriggio prima della apertura e non motivato. Anzi. Non devo immaginare. Mi basta pensare a ciò che è stato. Su un argomento che ha rappresentato il loro cavallo di battaglia, dove sono finiti rispetto e trasparenza nei confronti di famiglie e cittadini? Così non va bene”.

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L’Unione degli studenti ribadisce che “le classi pollaio in cui siamo entrati sono le stesse che abbiamo lasciato. Sono necessari interventi sostanziali per un’edilizia scolastica che cade a pezzi”.  Oltre a richiedere tamponi periodici per monitorare la situazione: “Per una scuola in presenza e davvero sicura occorre monitorare lo stato di salute degli studenti, per questo chiediamo la somministrazione di tamponi periodici affinché le nostre aule non si trasformino in focolai”.

E ancora, “non bisogna soltanto pensare ai rischi che la pandemia comporta a livello fisico: è importante che gli studenti abbiano la possibilità di tutelare la loro salute psicologica, attraverso sportelli gratuiti che garantiscano supporto. La didattica che viviamo all’interno delle scuole è la stessa di 60 anni fa. Vogliamo una scuola moderna, realmente aggiornata in base al periodo storico che si vive, sia tecnologicamente sia educativamente. Non vogliamo più accettare una situazione completamente statica per qualcosa di fondamentale per la società intera. Chiediamo una vera riforma della scuola che ne ricostruisca le fondamenta in base alle necessità e ai bisogni degli studenti e delle studentesse”.

Striscioni Unione degli studenti

Altro tema scottante è sicuramente quello del trasporto. Gli studenti vanno dritti al punto: “I mezzi di trasporto pubblico sono necessari per tutti gli studenti pendolari. È inaccettabile che ancora oggi non ci siano linee sufficienti a garantire il distanziamento”.

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