Festival del sarà

Termoli capitale del futuro dell’automotive green

La voce di Stellantis al Festival del Sarà, un importante segnale alla comunità

Nel programma del Festival del Sarà 2021 l’unico nome accompagnato da un asterisco che rimanda alla dicitura “in attesa di conferma” era quello di Davide Guerra. Era, perché Guerra ha confermato che sarà sul palco la sera di venerdì 10 settembre. Ho avuto l’onore di invitare il direttore dello stabilimento Stellantis di Termoli tramite il presidente del Cosib, Roberto Di Pardo, che insieme a tutto il direttivo ha voluto e di questo lo ringrazio nuovamente, patrocinare l’iniziativa, riconoscendone l’alto valore sociale e culturale.

Chi conosce le policy in tema di comunicazione delle società quotate comprende la delicatezza nell’autorizzare o meno un dirigente esterno al livello corporate a svolgere di fatto il ruolo di portavoce di una azienda così importante, se pure in un contesto locale e per una singola serata. La presenza di Guerra dunque ci onora, perché non era scontata.

Il programma della prima serata del Festival, che tocca i temi della transizione energetica e digitale, è scaturito anche dalla circostanza che Stellantis ha scelto proprio la città di Termoli per realizzare la terza Gigafactory di batterie per le nuove auto elettriche del gruppo. La prima in Italia.

Questa scelta offre alla comunità termolese e al gruppo italo-francese l’opportunità di instaurare un rapporto di rinnovato dialogo. E occasioni come il Festival del Sarà sono i luoghi dove i legami di senso possono prendere forma. La presenza industriale all’interno di un territorio, deve travalicare a volte i meri aspetti economici, seppur rilevanti, e connotarsi per quello che davvero dovrebbe essere lo scopo di un’impresa: creare valore e definire una identità condivisa fra il capitale e le persone che formano la comunità dove esso viene investito.

I brand Fiat, Powertrain, FCA prima e ora Stellantis hanno operato solo all’interno della realtà del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno. In rare occasioni hanno valicato quel confine invisibile, eppure così evidente, che separa il Nucleo industriale dalla la città. Forse è mancata negli anni la capacità di definire una visione congiunta fra la classe politica locale e i vertici aziendali della casa automobilistica. Oppure più probabilmente le aperture concesse nei primi anni della presenza dell’allora Fiat sul territorio sono andate sprecate per una visione inadeguata, che ha guardato al piccolo cabotaggio del potere locale, invece che alla definizione di una presenza concreta, capace di definire un investimento anche sui temi culturali della prima azienda italiana nel tessuto sociale della nostra comunità.

Il segnale che arriva oggi dal Cosib con la partnership ad un evento culturale che guarda al futuro segna un cambio di passo importante. La città, il suo nucleo industriale e le imprese che lo rendono vivo e operativo possono trovare un terreno comune, quello della riflessione e del dialogo, sul quale disegnare il futuro sviluppo economico, ma anche sociale del territorio. I temi della sostenibilità ambientale, della responsabilità sociale d’impresa, dell’attenzione alla transizione energetica sono ovviamente al centro della visione del Cosib e di una delle realtà aziendali più strategiche per il Paese e ancora così decisiva per il benessere economico e occupazionale della nostra Regione, come Stellantis.

Cogliere l’occasione per raccontare nel cuore antico della città ad una platea curiosa e attenta come la più importante azienda del Molise in termini di fatturato e di occupazione immagina di coinvolgere il territorio che ospiterà la prima Gigafactory italiana, è il segnale che qualcosa di nuovo sta davvero accadendo.

Termoli insieme a Stellantis si può candidare, anche in considerazione della sua adesione all’Associazione Città dei Motori, ad essere la capitale italiana del futuro dell’automotive, sapendo anche coinvolgere il vicino Abruzzo e gli insediamenti produttivi del gruppo automobilistico presenti nella Val di Sangro. Da qui l’invito anche al presidente di Abruzzo Sviluppo, Stefano Cianciotta. Il luogo dove si costruirà il nuovo motore elettrico può divenire anche il luogo dove sui temi della transizione ecologica, ambientale ed energetica si potrebbe realizzare una costante riflessione pubblica che produrrebbe un’inevitabile attenzione mediatica per il territorio.

Del resto il governo Draghi ha dimostrato con la sua moral suasion nei confronti dei vertici di Stellantis che quella di Termoli è davvero una partita decisiva per il futuro del Paese. E la scelta della cittadina adriatica a discapito di concorrenti come lo stabilimento Mirafiori di Torino dimostra a ben vedere la coerenza dell’esecutivo rispetto ai principi sui quali è stato ispirato il PNRR: donne, giovani e Sud. L’attuazione concreta della Next Generazione EU è possibile solo realizzando davvero la transizione energetica, creando nuovi posti di lavoro di qualità su settori innovativi e garantendo i livelli occupazionali in particolare nel meridione del Paese.

Termoli e Stellantis hanno davanti a loro un nuovo importante tratto di strada. Percorrerlo insieme, condividendo scelte e priorità e non ciascuno per proprio conto, è l’auspicio che lanceremo come messaggio per il futuro dal palco del Festival del Sarà. Un appello che la comunità termolese, credo, accoglierà con un rinnovato spirito di fiducia nei confronti della prima azienda del territorio, che con trasparenza si apre alla piazza e al dialogo.

leggi anche
sevel-146090
Non solo ad atessa
La carenza di chip si abbatte sulla Sevel, subito 900 lavoratori in meno. Ma la crisi rischia di esplodere
commenta