Proiettati nel futuro

Gli studenti tornano in campo per l’ambiente: sfida tra le migliori idee per rendere più sostenibile la città

Dal 23 al 25 settembre otto gruppi di lavoro elaboreranno idee sui temi più sentiti sfidandosi in un ‘Hackathon’, strumento di didattica digitale.

Una tre giorni intensa e… digitale nella Galleria Civica di via Roma, la ‘Casa della Scuola’ che da qualche tempo non ospita più gli alunni delle elementari della ‘D’Ovidio’. Qui si parla di ambiente, sostenibilità, futuro, nuove generazioni. In parole povere, ma moderne, della cosiddetta ‘Agenda 2020-2030’. Gli interlocutori migliori? Sicuramente i ragazzi, i primi a voler far qualcosa di concreto per il ‘proprio’ pezzetto di mondo e particolarmente sensibili alla battagli di Greta Thunberg, l’attivista svedese che nelle scorse ore ha rilanciato la lotta al cambiamento climatico.

Il progetto che si svolgerà nel capoluogo dal 23 al 25 settembre si chiama ‘Teens for climate hack Campobasso’.

Gli attori protagonisti? Gli studenti del terzo anno delle scuole Secondarie di primo grado del capoluogo oltre a quelle di Ripalimosani e Ferrazzano/Campodipietra. L’iniziativa è targato ‘Itas Pertini-Montini-Cuoco’, un istituto che da qualche anno a questa parte ha preso di petto la questione della sostenibilità e dei cambiamenti climatici.

“Abbiamo deciso di abbinare questo nostro impegno a delle forme didattiche nuove, che sono soprattutto gli Hackathon – spiega il dirigente scolastico Umberto Di Lallo –. Si tratta di strumenti della didattica digitale che vengono proposti dal Ministero. Ogni scuola organizza percorsi aperti anche ad altri istituti: in questo caso sono le secondarie di primo grado, che parteciperanno a questo Hackathon, programmi didattici digitali che sfidano la creatività degli studenti. Mettiamo a disposizione degli esperti che preparano i ragazzi alla ricerca. Usciranno fuori sicuramente spunti interessanti da condividere anche con noi e con i decisori politici”.

Mario Ferocino, Umberto Di Lallo, Paola Felice conferenza Teens for climate

L’Hackathon è una metodologia didattica innovativa per la quale i ragazzi sono sfidati a risolvere un problema che verte su una tematica.

Dunque, tre giorni in cui gli studenti del terzo anno delle Secondarie di primo grado saranno inseriti in otto gruppi di lavoro formati tutti da un componente di ogni scuola. Ogni gruppo riceverà una sorta di sfida sul tema della sostenibilità e dovrà mettere su un’idea il più possibile innovativa, interessante, se possibile vincente. Sì, perché il 25 settembre una giuria qualificata sceglierà un vincitore.

“L’interessamento è alto da parte degli studenti, vogliono essere attivi sulle iniziative a tutela dell’ambiente – aggiunge l’assessore alla cultura Paola Felice –. Ecco perché è importante capire cosa pensano i più giovani di quanto si fa e si può fare nella nostra città, faremo tesoro dei loro consigli. Abbiamo preparato due momenti a pranzo, dove sottolineeremo l’importanza del riutilizzo di quello che si usa per il pranzo. Stiamo lavorando come amministrazione soprattutto sulla riduzione dei rifiuti e anche sulla tutela dell’ambiente”.

“Gli studenti, seguiti da mentors e lavorando in team  – è entrato più nei dettagli il professor Ferocino, referente del progetto – saranno chiamati a rispondere con idee creative ed innovative a sfide che potranno interessare, ad esempio, l’accesso universale a spazi verdi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili o la riduzione dell’impatto ambientale negativo pro capite della città con particolare riguardo alla gestione dei rifiuti o, ancora, l’incremento della mobilità sostenibile e la valorizzazione del patrimonio culturale o naturale”.    fds

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