Davanti al consiglio regionale

Scoppia la protesta dei familiari dei disabili: “Fondi esigui”. M5S: “Una vergogna”

I fondi per la non autosufficienza non bastano. E stamattina è esplosa la protesta dei caregiver che assistono circa mille disabili gravissimi. I finanziamenti che la norma nazionale garantisce “sono esigui” e “la Regione Molise non rimpingua il fondo per non autosufficienza”, la denuncia che si è alzata a gran voce davanti a palazzo D’Aimmo in cui in quel momento si stava svolgendo il Consiglio regionale. “Da mesi le famiglie non percepiscono il contributo”, le loro dichiarazioni che vengono raccolte dalle tv locali.

La riunione dell’assise viene interrotta, i genitori dei disabili (a cui fornisce sostegno anche Emilio Izzo) chiedono di parlare con il presidente e neo commissario Donato Toma, nonostante la presenza dell’assessore alle Politiche sociali Filomena Calenda.

Intanto il Movimento 5 stelle prende posizione: “Mai come in questo caso ci pesa ribadire: lo avevamo detto. I fondi per la non autosufficienza e per la vita indipendente non sono sufficienti per soddisfare l’intera platea dei diversamente abili. Un fatto già noto da tempo, che abbiamo cercato di scongiurare”.

I pentastellati ricordano che più volte hanno chiesto alla Regione Molise di stanziare “maggiori risorse”. Ma “nulla si è mosso”.

In pratica, spiegano, “i 400.000 euro stanziati di anno in anno non sono bastati finora, ma nessuno ha ampliato il fondo regionale. Ormai da anni, infatti, sono centinaia i diversamente abili esclusi dalle graduatorie, pur avendo diritto a ricevere degli aiuti, già finanziati anche a livello nazionale. Mentre l’ex premier Conte ha aumentato quei fondi per la quota statale, in Molise la quota regionale stanziata è rimasta sempre uguale, sempre sotto la soglia minima.

Ancora una volta, oggi decine di persone con disabilità e le loro famiglie sono state costrette a manifestare fuori dal Consiglio regionale. Manifestare per pretendere un diritto sacrosanto, sancito da norme nazionali e regionali. Un diritto che rientra a pieno titolo nei Livelli essenziali di assistenza. E proprio in quest’ottica potrebbe ricevere maggiori finanziamenti: anche per le regioni in piano di rientro, è prevista la possibilità di sforare i tetti previsti per i servizi che contribuiscano a raggiungere i famosi Lea. Cos’aspetta allora il presidente commissario?”.

Oltre a incalzare Toma su questo tema, M5S chiede anche impegni concreti per il rimborso dei farmaci di fascia C. “Farmaci salvavita, ma onerosi, che troppo spesso gravano sulle tasche degli stessi disabili. Ci spezza il cuore vedere così tante persone, già provate da una vita più difficile del consueto, dover gridare per essere ascoltate. I cittadini, soprattutto i meno fortunati, meritano rispetto ed attenzione. Noi faremo quanto in nostro potere affinché i loro diritti vengano garantiti. Ma Toma mantenga gli impegni, soprattutto ora che ha pieni poteri”.

(foto Facebook Emilio Izzo)

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