Il nuovo Piano operativo per il triennio 2019-2021 è il primo atto del governatore commissario Donato Toma. L’atteso programma, che delinea l’organizzazione sanitaria nella nostra regione, viene approvato e adottato quasi in ‘zona Cesarini’, come si potrebbe dire in gergo calcistico, ossia alla scadenza dei tre anni in cui sarà in vigore. L’ultimo Pos era stato quello dell’ex commissario e presidente della Regione Paolo di Laura Frattura. Si potrebbe dire una ‘vita’ fa: dal momento che la pandemia ha cambiato profondamente la sanità, ridefinito i bisogni di salute e mostrato in maniera drammatica la carenza di personale.
La conferma del punto nascite di Termoli e dell’ospedale di Agnone come presidio di area disagiata, la definizione dei rapporti con gli operatori privati convenzionati sono i punti salienti del corposo documento di oltre 100 pagine. “In 35 giorni abbiamo fatto quello che non è stato fatto in tre anni”, dice il presidente-commissario Donato Toma togliendosi anche un sassolino dalla scarpa rispetto all’operato dei suoi predecessori, gli ex commissari ‘tecnici’ Angelo Giustini e Flori Degrassi. Entrambi si sono dimessi, come si ricorderà.
A differenza della Degrassi, l’ex generale in pensione della Guardia di Finanza aveva presentato una proposta di Piano operativo sul quale il tavolo tecnico aveva sollevato delle osservazioni chiedendo di modificarlo in alcuni punti.
Quel programma è stata la base di lavoro del neo commissario Donato Toma che nel giro di poco più di un mese ha adottato il Pos, in cima alla lista delle ‘cose da fare’ dopo la designazione del Governo Draghi agli inizi di agosto.
“Io ho preso il Piano sanitario di Giustini, l’ho modificato e aggiornato con gli obiettivi raggiunti e quelli non raggiunti, ho inserito l’integrazione funzionale con i privati e una più ampia e coordinata delle reti tempodipendenti”. In quest’ultimo caso parliamo della gestione dei pazienti con patologie tempodipendenti quali l’ictus . “Insomma l’ho un po’ stravolto: il Piano approvato dall’ex commissario Giustini era minimale”, dice il governatore a Primonumero.
Ecco i punti principali: “Il punto nascite di Termoli non può essere chiuso, c’è una sentenza del Tar di due anni fa e che stabilisce che – anche in deroga – può restare aperto. L’ultima questione riguardava la sospensione per la revisione dei protocolli, ma si è cercato di far passare la sospensione con la chiusura”. Inoltre “i privati verranno inglobati in una rete funzionale”.
Ecco in dettaglio cosa prevede il Pos 2019-2021: questa mattina, poco dopo le 10, la pubblicazione sul sito della Regione Molise.
DCA_094_09SET2021-ALL_PO_19-21
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