Problemi vecchi e nuovi

Riapre la scuola, solo il 2% del personale ‘no vax’. 30 bus in più. Ma mancano i soldi per le nuove assunzioni

La Flc-Cgil snocciola numeri e problemi a una settimana dal ritorno in classe. Il segretario La Fratta: "La Regione non ha un'idea di scuola, in Molise sono ancora mille i precari". Sulle vaccinazioni tra docenti e collaboratori, "circa 140 persone su 7.900 non hanno effettuato il vaccino perché non possono o non vogliono farlo".

La scuola si prepara a ripartire. Quest’anno in presenza, al 100%. Una novità assoluta, visto che nell’ultimo anno e mezzo si parlava di percentuali ben più basse. Le vaccinazioni stanno dando impulso alla ripresa, ma la pandemia non è alle spalle. E infatti i problemi non sono evaporati all’improvviso, come sottolinea il sindacato Flc-Cgil: “A una settimana dall’inizio dell’anno scolastico ci sono troppe questioni irrisolte e aperte” denuncia il segretario Pino La Fratta.

Dalle vaccinazioni al precariato, dalla sicurezza sui mezzi di trasporto alla perdita di popolazione scolastica. I temi sono tanti e tutti molto delicati. “Innanzitutto, si è fatto un gran parlare dell’obbligatorietà del vaccino per il personale scolastico – prosegue La Fratta –. Ebbene, in Molise i numeri sono eloquenti: oltre il 98% ha avuto almeno una dose, il 95% è immunizzato. Questo significa che su 7942 unità del personale scolastico, 7800 sono vaccinate. Per i restanti, qualche decina non può farlo per motivi di salute mentre altri non l’hanno voluto fare”. A conti fatti, circa 140 tra docenti e collaboratori scolastici non sono vaccinati in Molise.

Naturalmente, la scuola è composta per la maggior parte da studenti. Come siamo messi con i vaccini in questo caso? “Il 68% degli alunni tra i 12 e i 18 anni, per i quali è ammessa la vaccinazione, hanno fatto il vaccino, si parla di circa 14mila studenti – prosegue il segretario –. Non dimentichiamo però che gli alunni molisani sono 36mila, visto che sotto i 12 anni non è prevista ancora la vaccinazione”.

Per tutti questi motivi, occorre ed è fondamentale mantenere il distanziamento e indossare le mascherine, soprattutto sui mezzi di trasporto: “Abbiamo chiesto interventi urgenti – spiegano dal sindacato della scuola – e le risposte finora hanno riguardato il potenziamento del parco autobus di 30 mezzi. Ma non sappiamo quante risorse sono state stanziate né su quali linee si interverrà. Ricordiamo che gli autobus possono essere riempiti per l’80%, che non è poco visto che si parla anche dei posti in piedi. E poi altra questione: chi deve controllare? L’autista non può certo occuparsi di tutto, quindi va potenziato l’organico”.

Flc Cgil La Fratta Sorella

Il covid sembra però aver nascosto, o messo temporaneamente sotto il tappeto, altri problemi annosi. Come quello relativo allo spopolamento: “Dal 2010 ad oggi abbiamo perso circa 10mila studenti – dice La Fratta –. Quest’anno ne avremo 700 in meno rispetto a dodici mesi fa. Numeri che mettono in pericolo la qualità dell’offerta formativa, si va verso le chiusure come accaduto per gli ospedali se non si interviene. Per fortuna siamo riusciti a strappare che l’organico docenti sarà lo stesso dell’anno scorso, non perdiamo unità lavorative in questo senso. Mentre resta aperta l’emergenza dei collaboratori scolastici che saranno 9 in meno, 145 posti persi in 10 anni”.

Tra l’altro, le risorse annunciate per potenziare l’organico per affrontare le esigenze straordinarie dovute al covid non sono ancora state elargite. “Si parla di 5 milioni e 200mila euro, un milione e 700mila in meno rispetto a un anno fa. Ma non è tanto questo il problema, quanto il fatto che a una settimana dall’apertura delle scuole non li abbiamo ancora a disposizione per le assunzioni”.

A tutto ciò si aggiunge il tema caldo del precariato. “Sono stati annunciati, e nulla più, dei concorsi. I numeri spiegano che in Molise ci sono circa mille dipendenti della scuola precari, di cui 768 docenti (578 a Campobasso e 190 a Isernia). 400 di questi sono di sostegno. La verità è che la Regione non ha un’idea precisa di scuola, non c’è un piano per il dimensionamento: si va avanti ancora con gli istituti omnicomprensivi, che vanno dalla scuola dell’infanzia alle secondarie di secondo grado, mentre si duplicano gli indirizzi, come accaduto per esempio a Campobasso con i Linguistici e gli Scientifici”.   fds

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