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Pneumatici fuori uso: raccolta, riciclo e recupero energetico

di Angelo Sanzò – Presidente del Comitato Scientifico di Legambiente Molise

 

Sabato 25 Settembre, il Circolo di Legambiente Molise di Pietracatella, sotto la direzione della Presidente Federica D’Amico, in collaborazione con la locale Amministrazione comunale, in occasione di una delle consuete annuali attività, Puliamo il Mondo, ha aggiunto la raccolta degli pneumatici fuori uso. Tale specifica raccolta è avvenuta, in contemporanea, anche nel Comune di Fossalto.

La normativa corrente (Decreto Ministeriale n. 82 dell’11/04/2011) prevede che, sulla base del versamento preventivo, al momento dell’acquisto, per coprire il costo dello smaltimento, per disfarsi degli pneumatici giunti a fine vita, basta rivolgersi al proprio gommista che, senza alcun onere a carico del consegnatario, è autorizzato al loro ritiro. Eppure, non è per niente difficile imbattersi in luoghi, più o meno nascosti alla vista dei comuni viandanti, in cui esistono cumuli di pneumatici fuori uso (PFU) da far rizzare i capelli, anche al più distratto dei cittadini verso la salvaguardia dell’ambiente e il suo decoro.

Per lo svolgimento di tali attività, Legambiente collabora col Consorzio EcoTyre, specializzato in materia, la cui missione operativa è quella di trasformare i PFU in risorsa. Al loro interno, infatti, sono contenute le cosiddette materie prime seconde, in particolare acciaio, gamma e fibre tesili, oltre alla possibilità di recuperare consistenti volumi di energia prontamente disponibile.

Sullo stesso tema, in occasione dell’annuale incontro di Festambiente, come sempre nel Comune di Rispescia (GR), dal 18 al 22 Agosto 2021, la gomma riciclata è stata al centro dell’attenzione. Il Consorzio Ecopneus, operante nel campo della raccolta e del recupero dei PFU, ha avuto la possibilità di mostrare a tutti gli stakeholders convenuti e non solo, le tante soluzioni innovative messe in opera, nella fattispecie, con indubbio successo.

Gli esempi più interessanti hanno a che fare con il loro possibile uso, sia nelle pavimentazioni sportive che nella produzione di asfalti modificati. Essi nell’agire positivamente sulla riduzione della rumorosità e sull’aumento della resistenza del materiale medesimo, sono in grado di aumentarne la durata e la sicurezza. Come pure risulta possibile realizzare prodotti per l’isolamento acustico e il contenimento delle vibrazioni delle pareti e/o delle fondazioni di edifici o anche di quelle prodotte da macchinari o da impianti industriali rumorosi e oscillanti.

Il tutto in perfetta sintonia e altresì, legato all’espresso, ineludibile e fondamentale principio, ormai globalmente acquisito, di economia circolare.

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