Politica & sanità

Piano sanitario “ambiguo”, Testamento: “Toma chiarisca ruolo degli ospedali di Isernia e Venafro”

La parlamentare molisana interviene a gamba tesa e incalza il governatore-commissario: "Dovrebbe smetterla di fare il turista negli ospedali"

Definisce il Piano sanitario “ambiguo” e chiede al presidente-commissario ad acta Donato Toma di chiarire meglio il ruolo dell’ospedale Veneziale di Isernia e della Casa della Salute ‘Santissimo Rosario’ di Venafro. Questa la posizione della parlamentare molisana Rosa Alba Testamento, ex M5S e ora esponente del gruppo L’Alternativa c’è alla Camera dei Deputati.

E’ critico il giudizio della deputata nei confronti del capo della Giunta che in questi giorni sta visitando i nosocomi regionali: “Veramente dobbiamo credere che il presidente – commissario Toma avesse bisogno di visitare ancora una volta il SS. Rosario per rendersi conto delle enormi potenzialità e del ruolo di primo piano che l’ospedale venafrano può rivestire nell’ambito del sistema sanitario molisano? Era veramente necessaria l’ennesima passerella per sapere che molti servizi ambulatoriali e la Rsa non sono attivi, la Casa della Salute continua a essere senza responsabile e il ripristino almeno di un punto di primo intervento sarebbe fondamentale per alleggerire l’utenza presso il Pronto Soccorso di Isernia? Sono anni che la domanda di salute dei cittadini di Venafro e di tutti i molisani non viene soddisfatta, noncuranze e disservizi puntualmente denunciati da cittadini e comitati e mai risolti. Toma dovrebbe lasciare da parte le chiacchiere, smetterla di fare il turista negli ospedali e passare finalmente ai fatti perché i molisani non hanno l’anello al naso”.

C’è un altro aspetto del Pos 2019-2021 che la Testamento critica: il coinvolgimento dei privati qualora “una determinata prestazione sanitaria non possa essere erogata dalle strutture pubbliche”.

Toma al Santissimo Rosario di Venafro foto Regione Molise

“E’ chiaro che siamo di fronte a una volontà ben precisa: proseguire con un modello organizzativo che va avanti da ben dodici anni e ha prodotto il disastro che è sotto gli occhi di tutti. Toma – continua Testamento- non ripeta gli errori dei presidenti commissari suoi predecessori e chiarisca le tante ambiguità contenute nel piano operativo 2019-2021, soprattutto in funzione del piano 2022-2024: quale sarà il futuro della sanità pubblica in Molise? quale sarà la sorte dei reparti di cardiologia, terapia intensiva e oncologia del “Veneziale” di Isernia?

Prevede per il SS. Rosario di Venafro una organizzazione tale da presentare la struttura come  un valore aggiunto per il  sistema sanitario molisano? Quali saranno le reali ricadute dell’accordo con la Asl di Chieti per il “San Timoteo” di Termoli? Inizi a rispondere a queste domande e a tutte le questioni alle quali nel piano 2019-2021 non si fa espressamente riferimento, altrimenti non si può fare a meno di pensare, come diceva Confucio, che niente è più visibile di ciò che è nascosto”.

(foto Regione Molise)

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