Sanità e politica

Piano operativo, per Iorio è incostituzionale: “Toma decide altri tagli agli ospedali di Termoli e Isernia”

L'ex governatore minaccia diffide nei confronti degli organismi che dovranno attuare il Programma operativo del commissario Donato Toma. E poi accusa: "Il presidente della Regione ha tradito la fiducia del Consiglio regionale mentre gira gli ospedali pubblici molisani come se in tre anni lui avesse vissuto all’estero".

Si consuma sul terreno della sanità il nuovo scontro tra Michele Iorio e Donato Toma, quest’ultimo presidente della Regione e attuale commissario alla sanità. Due ruoli ricoperti in passato anche dal politico nato a Morrone del Sannio. La sua reazione al Programma operativo 2019-2021 approvato pochi giorni fa è durissima tanto da minacciare diffide: “Il Pos di Toma è incostituzionale, pronto a diffidare chiunque lo applichi. Diffido tutti gli organismi deputati ad attuare il Piano Operativo Sanitario firmato da Donato Toma che è chiaramente incostituzionale“.

Per l’esponente dissidente del centrodestra, dalla riorganizzazione sanitaria gli ospedali di Termoli e Isernia pagheranno un prezzo altissimo: “Hanno il destino segnato. I tagli decisi dal governatore per il Veneziale e il San Timoteo incidono pesantemente sulle funzioni delle strutture ospedaliere. L’ospedale di Isernia è destinato ad un lento declino. Quello di Termoli sarà assorbito dall’assurda politica che passa attraverso l’accordo con l’ospedale di Vasto, anzi di San Salvo, di prossima apertura”.

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L’attacco dell’ex presidente della Regione si sposta poi sul piano politico: “Firmare un Pos del genere equivale al tradimento politico non solo degli elettori ma anche del Consiglio regionale che nell’ultimo periodo gli ha rinnovato la fiducia. Tutti i partiti dovrebbero fare un’analisi accurata sulla situazione che il Molise sta vivendo. I cittadini si sentono indifesi mentre la politica dei tagli continua inesorabile”.

In più, denuncia sempre Iorio, nel Programma operativo non c’è una sola parola sulla gestione dell’emergenza covid: “Mi auguro che il Covid, assente del tutto nel Pos di Toma, non faccia sentire i suoi effetti in autunno e non si riproponga più il dramma vissuto qualche mese fa”.

Così come è inammissibile, a suo dire, che “oggi Toma gira gli ospedali pubblici molisani come se in tre anni lui avesse vissuto all’estero. Annuncia mirabilie per il futuro e invece, l’unica cosa certa è il suo scarso interesse al dialogo e alla condivisione”. Il riferimento è al sopralluogo al Caracciolo di Agnone e al Santissimo Rosario di Venafro, in cui il capo della Giunta regionale si è recato proprio stamattina.

Dunque, con un Programma operativo considerato incostituzionale, per Iorio bisogna “reagire in maniera forte”. Solo così si potrà ricondurre il Pos “nell’alveo coincidente con l’interesse del Molise, senza fare sconti a nessuno ma garantendo il diritto alla salute dei cittadini”.

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