Torrente sinarca

Paradosso al Sinarca: si tagliano gli alberi del fiume per fare gli argini e il rimboschimento

Uno “scempio” secondo i confinanti della linea demaniale, scioccati alla vista di quel “massacro” operato dalla ditta incaricata dalla Regione di pulire la riva del fiume per procedere a una massicciata e al rimboschimento che ha il sapore di un controsenso.

Frassini e pioppi tagliati di netto dalla motosega e finiti sui terreni privati al confine con la linea demaniale che circoscrive il fiume Sinarca. Una scena che ha colpito profondamente i proprietari di quegli appezzamenti, che ora si interrogano sulla opportunità di un intervento che ha tutta l’apparenza di un paradosso, oltre che di un danno ambientale.

Succede sulla Fondovalle del Sinarca, nel territorio compreso tra Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni e Termoli. Qui sta lavorando una ditta per conto della Regione Molise, competete sul demanio, il cui obiettivo ufficiale è quello di procedere al rifacimento degli argini del fiume, che come purtroppo è noto alle cronache sono fin troppo vulnerabili, tanto che alla prima pioggia intensa proprio il tratto di strada vicino si riempie come una tinozza mentre i terreni coltivati subiscono esondazioni e allagamenti.

La domanda perciò è di strettissima attualità, in considerazione dell’arrivo della brutta stagione e del maltempo: per ricostruire un argine attraverso il rimboschimento è necessario – o quantomeno è opportuno – tagliare la vegetazione già esistente? A quanto pare è proprio così. Gli stessi operai ” incaricati dello “scempio hanno spiegato ai proprietari di avere tutte le autorizzazioni necessarie. “Non è un intervento abusivo ma autorizzato da Regione e Forestale”.

Scempio sinarca alberi tagliati

“Gli uomini della Forestale sono arrivati”  racconta uno dei proprietari di terreni limitrofi “e hanno confermato che le autorizzazioni ci sono in quanto si tratta di lavori di messa in sicurezza degli argini. Ma resta un grande sconcerto: erano alberi sani e offrivano una protezione naturale”.

Resta da capire inoltre come  verrà effettuato questo intervento, in cosa consiste e soprattutto se era proprio indispensabile procedere al taglio dei tronchi a ridosso del letto del fiume. Non è la prima volta che da queste parti si autorizzano tagli consistenti di alberi, risorsa preziosa di ossigeno oltre che naturale protezione proprio contro i fenomeni atmosferici. Va ricordato, un caso su tutti, il massacro di Eucalipti a Nuova Cliternia, Campomarino, quasi un anno fa.

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