Campobasso

Manifesti no vax, Tramontano contro il Comune: “Dovevate controllare”

Il consigliere comunale della Lega non accetta la versione dell'amministrazione Gravina che ieri ha preso le distanze dalle frasi affisse sui manifesti no vax e addossato le colpe sulla concessionaria degli spazi. "Dovevate controllare siete responsabili". Poi getta un'ombra su tutti gli inquilini di Palazzo San Giorgio: "Sarebbe bello verificare se gli amministratori locali si sono vaccinati".

Non si placa la polemica sui manifesti no vax comparsi in città ieri, 2 settembre. La netta presa di distanza dell’amministrazione Gravina, e l’aver addossato ogni responsabilità sulla ditta che ha in concessione gli spazi pubblicitari (la società Punto Immagine, ndr), non hanno convinto tutti della buonafede della maggioranza grillina. Tanto che il capogruppo della Lega Alberto Tramontano è pronto a giurare che le colpe sono anche del governo municipale dei 5 Stelle.

Alberto Tramontano orizzontale

Tramontano, che nella vita è un insegnante oltre che un consigliere comunale, è un convinto sostenitore della vaccinazione e della scienza. Per lui – come per la maggior parte delle persone – quelle frasi apparse nei 6 per 3 in un paio di tabelloni di Campobasso “hanno contenuti deliranti e pericolosi. È necessario fidarsi della scienza e della medicina, è indispensabile vaccinarsi perché la nostra comunità torni al più presto a vivere con serenità le proprie dinamiche lavorative, educative e relazionali”.

Per il consigliere Tramontano è “gravissima la responsabilità dell’amministrazione Gravina che consente tali affissioni senza il minimo controllo sui contenuti e sui committenti. Sarebbe bello, dopo aver assistito allo spettacolo indegno dei furbetti del vaccino (che saltavano la fila), verificare se gli amministratori locali si sono vaccinati, al fine di dare  così il buon esempio ai nostri concittadini, spesso confusi e disorientati”.

Un sospetto, quello instillato da Tramontano, che in assenza di, nomi, prove e fatti concreti rischia di gettare indistintamente un’ombra sui politici di Campobasso come nella peggiore propaganda populista tanto cara – ahimè – anche ai no vax.

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