Prima volta in molise

Le mille risorse degli infermieri: saranno anche ‘professori’ per i liceali di Casacalenda

Non solo in ospedale o impegnati nell'assistenza domiciliare, ora anche docenti all'Istituto Omnicomprensivo di Casacalenda: gli infermieri svolgeranno un'ora di lezione nell'ambito dei corsi previsti per l'indirizzo sociosanitario. A prevederlo un protocollo firmato con l'Ordine professionale guidato da Maria Cristina Magnocavallo. La dirigente Filomena Giordano: "Questo progetto è nato dalle domande dei ragazzi e dalle difficoltà della pandemia"

Il più delle volte li vediamo negli ospedali tra le corsie dei reparti o impegnati a somministrare dosi di vaccino. E’ sempre più frequente trovarli nelle abitazioni per fornire assistenza domiciliare ai pazienti.

A Casacalenda poi gli infermieri vestiranno non solo il consueto camice bianco e non saranno calati soltanto in un contesto sanitario, ma anche quello inedito di docente all’interno della scuola. Saliranno in cattedra all’Istituto omnicomprensivo che ha attivato quest’anno nuovi indirizzi, fra cui quello sociosanitario.

Ogni settimana un infermiere terrà una lezione di un’ora in classe con gli studenti: fornirà ai ragazzi le primissime nozioni di carattere sanitario, sull’educazione alimentare, sui comportamenti da tenere in caso di sintomi sospetti e riconducibili ad un’infezione da coronavirus. Apprendimenti importanti, soprattutto in un periodo come questo che stiamo vivendo, e al tempo stesso che possono rivelarsi fondamentali per indirizzare i ragazzi a scoprire una vocazione. Insomma, a scegliere di intraprendere una missione. Come quella dell’infermiere. 

Per dare concretezza a questa idea della dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo di Casacalenda, la professoressa Filomena Giordano, è stato firmato uno specifico protocollo d’intesa con la presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri, Mariacristina Magnocavallo. “E’ il primo accordo di questo tipo nella nostra regione – ha rimarcato – tra i pochissimi redatti a livello nazionale”. 

La firma del documento è avvenuto durante l’evento formativo che si è svolto ieri – 23 settembre – a Campobasso e dedicato all’ “Infermiere protagonista nella comunità”. Evento moderato da Grazia D’Aquila, presidente della Commissione d’Albo dell’Opi Campobasso-Isernia.

Filomena Giordano Grazia d'Aquila Mariacristina Magnocavallo

Nel caso dell’istituto omnicomprensivo di Casacalenda l’infermiere sarà dunque coinvolto nel contesto scolastico, già profondamente mutato dai nuovi protocolli introdotti con la pandemia. 

“La richiesta della dirigente scolastica della scuola di Casacalenda è stata per noi ulteriore motivo di orgoglio”, ha sottolineato Mariacristina Magnocavallo.

Il ricordo delle difficoltà affrontate in pandemia è vivo: “Abbiamo fronteggiato un’emergenza che non ci aspettavamo, che ha fatto paura a tutti, che continua a fare paura perchè non è finita. L’infermiere continua ad avere un ruolo di educatore e promotore sul rispetto delle regole e sul vaccino. Non a caso questo Consiglio direttivo ha voluto lanciare durante il Festival del Sarà un ulteriore appello alla vaccinazione. Tantissimi colleghi si sono trovati ad operare fuori dal contesto dell’ospedale: sono entrati in casa delle persone, hanno fatto tamponi, hanno garantito l’assistenza domiciliare, hanno assicurato il bisogno di salute dei cittadini. Ora introduciamo anche la figura dell’infermiere nella comunità scolastica”.

Convegno infermieri

Le lezioni degli infermieri prenderanno il via a ottobre, quando nell’Istituto omnicomprensivo di Casacalenda sarà in vigore l’orario definitivo: nel programma curricolare è stata inserita un’ora aggiuntiva, la 28esima, che “sarà gestita da un’infermiere”, ha esplicitato la preside Giordano.

La dirigente scolastica ha evidenziato perchè si è sentito il bisogno di attivare, nell’ambito dell’indirizzo sociosanitario, anche un’iniziativa del genere: “Questo è un progetto nato dalle domande dei ragazzi”. Domande diventate pressanti e stringenti nel periodo più drammatico della pandemia. “Abbiamo avuto dubbi su tante cose: dalla misurazione della temperatura alla valutazione degli stessi sintomi fino alla gestione di quelle giornate così faticose. Quindi – ha aggiunto la preside – ci è venuta l’idea di avere un professionista a disposizione e di creare un’ora di lezione affinchè i ragazzi, sin dal primo anno, possano continuare a capire chi è l’infermiere, cosa fa, come ci si comporta di fronte a una serie di casi. La nostra scuola è stata la prima in Molise ad avere questa idea e a concretizzarla a partire da ottobre”.

Due mondi – quello della scuola e quello sanitario – che si abbracciano grazie a questo progetto. Le lezioni degli infermieri dall’inedita cattedra dell’istituto omnicomprensivo consentirà probabilmente agli studenti di guardare ad un settore lavorativo molto delicato, a guidarli verso una scelta di vita.

L’iniziativa è stata ‘benedetta’ anche dal direttore sanitario dell’Asrem Evelina Gollo che ha partecipato al convegno e ha espresso parole di elogio per gli infermieri molisani: “Siete al passo con i tempi, siete bravi. Bisogna solo organizzarsi. Nell’organizzazione e nella realizzazione di un obiettivo di salute e sanità ci vuole una squadra. Gli infermieri devono riacquistare un ruolo centrale nella salute. Questo protocollo d’intesa rientra appieno in tale obiettivo. Per fortuna il covid ha riportato in luce la figura dell’infermiere che per anni è stata svilita. Invece l’infermiere bravo è un valore aggiunto che non ha un medico medio. E io, che sono medico rianimatore, posso dirvi che preferivo lavorare con un infermiere bravo piuttosto che con un medico mediocre“.

Anche il Governo Draghi sembra averlo capito: nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, pur con alcune criticità già rilevate dagli addetti ai lavori, fissa la ‘missione salute’ e prevede investimenti sul Sistema sanitario nazionale e un maggiore coinvolgimento degli infermieri. “Nella salute e nella prevenzione l’infermiere ha un ruolo centrale, il medico viene dopo”. Parola del direttore Gollo.

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