Termoli

Il flop delle isole ecologiche di prossimità: quella della stazione destinata a chiudere per sempre

Dopo l'isola del porto, anche quella di via Duca degli Abruzzi si avvia alla chiusura definitiva. Resa inaccessibile a luglio perchè trasformata in discarica a cielo aperto, è oggetto di una valutazione in Comune al termine di una stagione che ha registrato un livello di abbandono di rifiuti record. Una ennesima dimostrazione della necessità di ripensare e rimodulare il servizio di raccolta della spazzatura in una cittadina che rivendica un ruolo turistico.

Destinata alla dismissione l’isola ecologica in via Duca degli Abruzzi a Termoli, di fronte alla stazione ferroviaria. La cartolina che si mostra a residenti e turisti, ancora tanti in questo periodo, non è delle migliori: una recinzione color arancio ingabbia il piazzale dove ai contenitori di vetro, carta e cartone, plastica e metalli si sommano buste di spazzatura domestica che i soliti incivili hanno lanciato al di sopra del nastro transennante, regalando una immagine di degrado ai visitatori che si trovano davanti questo quadro poco edificante appena scendono dal treno e mettono piede nel cuore di Termoli.

Il problema è legato all’utilizzo improprio di quella isola ecologica, nata nel 2013 -dopo molte proteste – per “dare una sterzata alla gestione della raccolta differenziata”. In quell’epoca, a detta di molti, il rimedio ai limiti del “porta a porta”, che a Termoli stentava a decollare, erano le isole ecologiche di prossimità. Ma evidentemente a lungo andare la cosa non ha funzionato, visto che, come racconta il dirigente del settore ambiente l’ingegner Gianfranco Bove, l’isola è stata bloccata temporaneamente “perché si era trasformata in una discarica a cielo aperto, con buste piene di plastica soprattutto, ma anche di organico e indifferenziato, che svolazzavano dovunque e finivano quasi sui binari del treno”.

Isola ecologica stazione ferroviaria

L’isola tra via Duca degli Abruzzi e Piazza Garibaldi in realtà è fuori uso da luglio scorso, quando alcune delle colonnine necessarie per sbloccare il meccanismo dei contenitori si sono rotte e la stessa Rieco ha segnalato in Comune il problema visto che il piazzale era invaso da rifiuti. Il Comune ha deciso di recintarla per renderla inaccessibile, proprio nel momento di maggiore concentrazione di persone in una zona ad alta densità abitativa e turistica.

Diverse le lamentele fioccate nelle settimane a seguire e fino ad oggi, ma la situazione racconta che, così com’è impostata, la raccolta differenziata a Termoli non funziona adeguatamente, e che le responsabilità non sono di sicuro imputabili solo ai cittadini o solo all’amministrazione comunale o solo alla ditta che gestisce il servizio. E’ una somma di fattori che imporrebbero una valutazione a 360 gradi, come si dice in questi casi. D’altronde lo stesso sindaco Roberti con la maggioranza eletta alla guida del governo cittadino non aveva fatto mistero, in campagna elettorale, di voler ripensare al sistema della differenziata, annunciando che il porta a porta con singoli mastelli – complicato soprattutto nei grandi condomini che non hanno spazi esterni e per i turisti che si trattengono pochi giorni – sarebbe stato ridisegnato.

Ma, a parte minacciare multe e controlli intensificati delle guardie ecologiche, nessun cambiamento è avvenuto, e il risultato è stato anche un livello di rifiuti abbandonati senza precedenti, una presenza ingombrante e maleodorante di spazzatura in molteplici angoli della città, dai parchetti al centro e al belvedere.

rifiuti lungomare nord termoli

Proprio per questa ragione non è affatto scontata la riapertura dell’isola di via Duca degli Abruzzi, che in Municipio stanno valutando di dismettere trasformandola magari in una piazzetta con panchine. “È una possibilità, soltanto una ipotesi –  aggiunge l’ingegner Bove – sulla quale il Comune è chiamato a esprimersi ma solo dopo le valutazioni che Rieco dovrebbe fare circa le conseguenze su una dismissione dell’isola, che ha beneficiato di finanziamenti pubblici”.

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All’epoca le isole ecologiche di prossimità di Termoli erano costate 350mila euro, assegnati dalla Regione confondi europei. Quella del porto è chiusa da un bel pezzo, ora anche quella di via Duca degli Abruzzi si avvia a seguire lo stesso destino. E tutto questo avviene mentre Termoli si riconferma come una città sporca, e con luoghi di degrado ormai cronicizzato. È evidente, in questo contesto, che il sistema della raccolta differenziata va ripensato.

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