Campobasso - colle delle api

Guerra in tribunale per il terreno tra i due centri commerciali: chi la vince potrà costruire un mega discount

I fratelli Potito divisi sul progetto di riqualificazione dell'area commerciale che sta tra 'Pianeta' e 'Monforte' dove dovrebbe sorgere un nuovo maxi punto vendita del supermercato Lidl. Il Consiglio di Stato ha parzialmente rivisto la decisione del Tar che aveva bloccato l'iniziativa imprenditoriale ma continua lo scontro nella famiglia di imprenditori sulla proprietà del terreno. Insomma, la guerra giudiziaria non è ancora finita. Dalla riqualificazione prevista la città ci guadagnerebbe parcheggi e infrastrutture stradali tra il bar Europa e le Casermette, il punto più abbandonato tra i due centri commerciali del capoluogo.

Se ne parla da circa 20 anni: la costruzione del nuovo supermercato Lidl in contrada Colle delle Api a Campobasso. Il nuovo discount era il cuore del progetto di riqualificazione presentato dalla Potito spa in seguito al cambio di destinazione della zona che si trova a poca distanza dal Bar Europa e dalla scuola allievi Carabinieri: da agricola è diventata commerciale. Quel piano ha innestato una guerra giudiziaria che ha diviso la stessa famiglia di imprenditori: Laura Potito si è sempre opposta al progetto voluto invece dai fratelli Luigi, Alfredo e Filomena che – appunto – hanno fondato la società.

Lo scorso 1 settembre c’è stato un nuovo pronunciamento dei giudici, questa volta al Consiglio di Stato a cui la Potito spa si era rivolta dopo la decisione del Tar Molise che aveva bloccato l’iniziativa imprenditoriale. Per i legali dello studio Ruta e associati (difensori della Potito Spa) che hanno curato il ricorso la decisione della Quarta sezione “riapre la partita”.

“Con sentenza n. 6189 del 1 settembre, la Quarta Sezione del Consiglio di Stato ha revocato la sentenza con la quale sembrava essersi oramai definitivamente chiusa la partita sul Piano di Recupero proposto della famiglia Potito in contrada Colle delle Api”, scrivono gli avvocati difensori dei fratelli Potito. “Infatti, con la sentenza il Consiglio di Stato, spiazzando tutti coloro che qualche mese fa avevano già cantato vittoria ritenendo erroneamente oramai definitivamente archiviata la possibilità di attuazione del complesso intervento edificatorio ha, invece, accolto il ricorso promosso dagli avvocati Pino Ruta, Margherita Zezza ed Enrico Follieri per conto della Potito Spa e riaperto la questione connessa all’attuazione del piano di recupero della società Potito spa in contrada Colle delle Api”.

Qui il testo della sentenza del Consiglio di Stato

Ma cosa prevede esattamente questo piano di recupero?

Sempre secondo lo studio Ruta a fronte di questo imponente progetto edilizio il Comune di Campobasso potrebbe ‘guadagnarci’ gratuitamente aree pubbliche “da destinare a viabilità e parcheggio” così da risistemare anche una zona della città – quella tra il bar Europa e le casermette – che si è sviluppata negli anni pur essendo priva di infrastrutture stradali adeguate e piena, invece, di parcheggi selvaggi che sono tante volte causa di incidenti stradali, rallentamenti e pericolo per l’incolumità dei pedoni.

bar Europa Campobasso traffico

Tutto risolto? Ma neanche per sogno. Perché c’è in ballo anche un’altra controversia giudiziaria che riguarda la proprietà delle aree in cui ricade questo piano di recupero di contrada Colle delle Api.

“Tanto che – e lo ricordano anche dallo studio Ruta – gli stessi giudici della Quarta sezione del Consiglio di Stato hanno confermato che allo stato degli atti la controversia non si può decidere essendo ancora sub iudice la questione relativa alla titolarità delle aree“. E quindi alla proprietà delle aree in cui ricade il piano di recupero. Argomento di cui si sta occupando il tribunale civile. Quindi, non si potrà costruire fino a quando non ci sarà un’altra sentenza”.

Questione ribadita anche dall’avvocato Salvatore Di Pardo che rappresenta Laura Potito e ha precisato che “il Consiglio di Stato non si è pronunciato nel merito, il giudizio resta sospeso”.

Ma insomma, si potrà costruire oppure no in contrada Colle delle Api?

“Trovo l’entusiasmo della controparte incomprensibile: l’area è e resta inedificabile, non si potrà costruire nulla – il commento di Di Pardo – la sentenza del Tar è in vigore“.

(SP)

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