Alla vigilia della ripartenza

Green pass, la nuova quarantena e la ricreazione a scaglioni: così cambia la scuola con lo spettro della Dad. Tutte le novità

Sono 35.777 gli studenti molisani che tornano in classe mercoledì 15 settembre. Il terzo anno dell’era Covid sarà all’insegna di regole uguali per tutti, obblighi – come il green pass richiesto a chiunque metta piede nelle scuole - e precauzioni aggiuntive che le dirigenze, anche singolarmente, stanno adottando

Inizia il terzo anno scolastico dell’era Covid. Quasi 36mila studenti molisani tornano in classe mercoledì 15 settembre. Sono, queste della vigilia, ore intense e laboriose per il personale scolastico, gli insegnanti e i dirigenti di tutta la regione. Se ogni nuova ripartenza è segnata da una serie di incombenze, dalle nomine ai collegi coi docenti, che lasciano i presidi coi minuti contati, quella del 2021/2022 è ancora più complicata per le misure anti Covid e quello spettro, purtroppo ancora incombente, del ritorno in Dad.

Per tutta l’estate – e anche molto più recentemente – gli annunci del governo e del ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi sono andati nella direzione di voler evitare, a tutti i costi, le lezioni a distanza.

Troppi sacrifici hanno già fatto i ragazzi italiani negli ultimi due anni. Ma la paura dei contagi è sempre lì ecco perché, alle linee guida che sono state presentate a fine giugno dall’ex ministra Lucia Azzolina, si stanno sommando altre regole, decreti ma anche raccomandazioni e accorgimenti ulteriori tarati sulla base delle singole necessità di ogni scuola. Ogni istituto si sta regolando autonomamente, ogni preside invita a una prudenza a modo suo anche perché poi le linee guida vanno lette, interpretate, applicate e fatte rispettare.

Così accade che buttando uno sguardo negli zainetti dei bambini delle elementari spuntano fuori decine di targhette adesive col nome per evitare che matite, quadernoni, libri, astucci e temperini, si possano mescolare.

Eccessivo? Ridicolo? Non in tempi di pandemia.

vesce larino

A Larino, per esempio, la ricreazione all’esterno della classe si farà a scaglioni per evitare assembramenti. Appena ieri Antonio Vesce, il dirigente scolastico dell’istituto omnicomprensivo (dove troviamo sezioni di: infanzia, primaria, medie, licei classico e scientifico, agrario, geometri e poi i corsi serali e la scuola in carcere, senza dimenticare che è dirigente anche di infanzia e primaria a Montorio nei Frentani) ha acquistato circa 600 tamponi per far fare uno screening di massa a tutti i suoi studenti tra i 12 e i 18 anni. Quelli, cioè, in età per la vaccinazione. Infine, altra novità di quest’anno scolastico, la scuola ha acquistato dei macchinari a raggi ultravioletti per la sanificazione degli ambienti.

“Ogni due giorni le classi vengono sanificate con questi apparecchi, di solito quando terminano le lezioni, a volte anche mentre i ragazzi sono via per l’ora di scienze motorie (bisogna attendere 15 minuti dalla fine del loro utilizzo prima di poter tornare in classe).

Il preside di Larino è convinto che il ricorso alla didattica a distanza sarà evitabile “se tutti rispetteremo le regole”. Lo asserisce anche perché il ministro Bianchi, inaugurando l’anno alla primaria Carducci di Bologna solo ieri ha assicurato che “non sarà più possibile mettere in dad una intera scuola, se ci fossero rischi si interviene in forma mirata, siamo attentissimi al contagio ma anche agli altri studenti, la solidarietà torni ad essere al centro. Saremo chirurgici nelle misure”.

Ma quali sono le regole previste quest’anno? Ecco le principali valide per tutti gli istituto di ogni ordine e grado.

Green pass

GREEN PASS OBBLIGATORIO

Partiamo dalla novità più recente dell’ultimo decreto che riguarda l’obbligo del green pass per tutto il personale scolastico (ad eccezione degli studenti). L’obbligo è esteso a chiunque metta piede negli istituti, dunque genitori e accompagnatori (nonni, baby sitter ecc…) compresi. La certificazione verde rilasciata ai vaccinati con almeno una dose, ai guariti dalla malattia o a chi si è sottoposto a tampone nelle ultime 48 ore non è richiesta agli studenti. Ad eccezione degli universitari. Per i trasgressori multe da 400 a 1000 euro. La sanzione si applicherà anche ai presidi per non aver vigilato correttamente. Il green pass è obbligatorio anche per il personale educativo dei servizi per l’infanzia da 0 a 6 anni e per chiunque altro acceda ai servizi a qualsiasi titolo (operatori esterni e genitori impegnati nell’ambientamento dei figli). Tutti eccetto i bambini. La regola quindi dovrebbe essere valida anche per gli asili nido (pubblici e privati che hanno riaperto il 1 settembre) sebbene sul punto non sono tutti concordi.

Al nido Babylandia di Ferrazzano, per esempio, la presidente della cooperativa (che gestisce anche il nido dell’ospedale Cardarelli), ci conferma che il green pass viene richiesto ai genitori nella fase di inserimento “perché in quel periodo entrano all’interno dei locali per far ambientare il bambino” ma non all’uscita quando il piccolo viene ripreso per tornare a casa “visto che il genitore rimane all’esterno”.

Ad ogni modo, per quanto riguarda i controlli, ieri mattina 13 settembre è entrata ufficialmente in vigore la piattaforma che permetterà alle scuole di verificare la validità del green pass del personale senza ricorrere alla presentazione manuale: il software – come riporta l’Ansa – messo a disposizione delle segreterie dà luce verde/rossa in corrispondenza di tutti i dipendenti, un automatismo che permette di verificare solo chi è in difetto all’accesso.

sanificazione scuola termoli

MASCHERINA, IGIENE, DISTANZIAMENTO

La mascherina per ora resta obbligatoria dai 6 anni in su per tutti: docenti, non docenti e studenti (esclusi coloro che per patologie o disabilità sono incompatibili con l’uso di questi dispositivi). Il ministro Bianchi ha garantito che l’intenzione è quella di farla togliere gradualmente con l’aumento delle vaccinazioni. Ma intere classi immunizzate sono ancora un obiettivo lontano. E poi dai 12 anni in giù non c’è ancora un vaccino. Come lo scorso anno bisogna misurare la temperatura corporea ogni mattina a casa (se superiore a 37.5 non mandare il proprio figlio a scuola) e utilizzare dispositivi per la disinfezione delle mani e la sanificazione degli ambienti. Bisognerà mantenere la distanza tra i banchi di almeno un metro e, laddove possibile, lavorare con finestre aperte o comunque garantire una frequente areazione dei locali.

 ENTRATA E USCITA A SCAGLIONI

Al fine di evitare il rischio di assembramento le scuole dovranno organizzare i turni per l’entrata e l’uscita da scuola. A Larino il dirigente Vesce ci conferma questa importante misura che va anche nella direzione di evitare affollamenti sui mezzi di trasporto pubblici, uno dei nodi più spinosi della prevenzione del contagio.

MENSA

Nelle mense scolastiche è obbligatorio l’uso delle stoviglie monouso, gli operatori dovranno indossare le mascherine e dovrà essere assicurato il distanziamento in fase di entrata e uscita, nonché l’igienizzazione del personale e degli ambienti.

QUARANTENA

Come saranno gestiti i casi positivi nella scuola quest’anno? A incidere molto sarà il fatto di essere, o meno, vaccinati. Il Comitato Tecnico Scientifico ritiene infatti che vi siano le condizioni per differenziare il periodo di quarantena precauzionale, per i soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di Sars-Cov-2, a seconda che tali soggetti abbiano, o meno, completato il ciclo di vaccinale. Per i vaccinati basteranno sette giorni di isolamento dopo il contatto con un positivo, per i non vaccinati la quarantena durerà dieci giorni. Chiaramente prima di tornare in classe bisognerà ancora sottoporsi a tampone (anche antigenico), che deve risultare negativo. E tutti gli altri studenti che erano in classe col positivo? Qui interverrà la Asrem che dovrà decidere se mettere in quarantena (e dunque in Dad) l’intera classe o solo il vicino di banco. Dipenderà da quanto è stato stretto il contatto col contagiato.

 

 

 

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