Le misure approvate in cdm

Governo conferma il superbonus 110%, Federico: “Bene agevolazione per famiglie e imprese”

La misura è stata rifinanziata e prorogata fino al 2023 dal Consiglio dei Ministri. Il parlamentare molisano Antonio Federico: "Avanti con riqualificazione energetica degli edifici"

C’è anche la conferma del superbonus 110% tra le misure previste nella nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Def) approvata questa mattina – 29 settembre – dal Consiglio dei Ministri. La misura, che prevede agevolazioni per la riqualificazione degli edifici dal punto di vista energetico, sarà finanziata fino a tutto il 2023. Lo aveva anticipato poche ore prima della riunione di Palazzo Chigi la vice ministra dell’Economia Laura Castelli (M5S), oggi è arrivata la conferma.

Ed è un’ottima notizia anche per il parlamentare molisano Antonio Federico: “È una decisione che certifica la centralità delle soluzioni e dei temi posti dal Movimento 5 Stelle”, commenta in un comunicato nel quale rivendica il lavoro svolto dal Movimento 5 Stelle su questo argomento. “Il lavoro continuo nelle Commissioni preposte e il nostro appello a prorogare il Superbonus – spiega Federico – ha trovato giusta e necessaria risposta. Nel testo della Nota, infatti, si legge che il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà il rinnovo di svariate misure di rilievo economico tra cui quelle relative all’efficientamento energetico degli edifici”.

In questo modo sono state recepite le richieste del comparto edile: “Anche tecnici e imprese del settore edile hanno sempre chiesto l’estensione della misura in quanto necessaria alla ripresa del Paese agendo in maniera positiva su ambiente, consumi e occupazione”.

antonio federico m5s camera

Federico dà quindi un’interpretazione in chiave politica della misura: “Con il Superbonus, infatti, portiamo avanti il processo di transizione ecologica cominciato con il Conte II grazie ad una delle politiche energetiche più importanti e innovative finora messe in campo.
Ma la proroga – continua il deputato – è anche un atto dovuto nei confronti dei milioni di famiglie che stanno beneficiando e beneficeranno della maxi-agevolazione. Persone che, con i lavori di efficientamento, risparmieranno anche in bolletta, aspetto non secondario a maggior ragione in questo periodo di difficoltà.
Proprio contro il caro bollette, servono interventi strutturali. Ebbene, puntare sull’efficienza energetica, stabilizzando il Superbonus e promuovendo le Comunità di Energia Rinnovabile, è il modo ‘strutturale’ più efficace per abbattere i costi dell’energia e frenare il caro bollette.
Se, infatti, avessimo anticipato la transizione energetica e ridotto la dipendenza da fossili e gas, come il Movimento chiede dal 2013, ora non ci troveremmo in situazione di sostanziale dipendenza dalle fossili. E allora, invece di sottolineare che la transizione ecologica ha un costo, credo sia più importante ribadire che è l’inattività a costare cara, in termini economici, ambientali e in termini di salute”.

Per il parlamentare pentastellato, la proroga al 2023 non basta: “Cccogliamo con favore la risposta del Governo sulla proroga del Superbonus, ma siamo già al lavoro affinché la misura abbia una prospettiva almeno quinquennale. In attesa di conoscere tutti i dettagli della Nadef (nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, ndr), continuiamo a lavorare per coniugare ripresa economica, riduzione delle emissioni di gas serra, salvaguardia dell’ambiente e della nostra salute. Per costruire un futuro sostenibile e rispettoso dei nostri territori”.

 

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