Amarcord

Dalla rovesciata di Ciccio Caruso del 1989 alla doppietta di Rossetti: “Che bello rivedere i Lupi in C”

Dopo 32 anni e mezzo il Campobasso torna a vincere in terza serie. L'attaccante termolese: “Ricordi bellissimi in rossoblù, la piazza è tornata finalmente dove merita”. Di quel 30 aprile ’89 ricorda bene “la splendida rovesciata che feci d’istinto, non pensavo che sarebbe diventata così famosa e che se ne sarebbe parlato ancora dopo tanto tempo”.

“Non pensavo che a distanza di 32 anni quella rovesciata sarebbe stata ancora tanto famosa…”. Esordisce così Francesco Caruso, per i calciofili Ciccio, commentando il gol contro la Torres del 30 aprile 1989, data dell’ultima vittoria in terza serie del Campobasso prima del blitz di Monterosi di domenica scorsa che ha sfatato il tabù. La doppietta di Rossetti e il tris di Bontà rimarranno dunque nella storia.

Come quella splendida rete che il forte attaccante di Termoli realizzò in una domenica di oltre tre decenni fa, sotto la curva Nord: “E’ stata una cosa istintiva, riuscita benissimo devo dire. Fu un gran gol, credo il più bello della stagione. Il ricordo personale è carico di emozioni forti, peccato che però non servì per conquistare la salvezza”.

Sì, perché dopo il successo sulla Torres si racimolarono solo due punti in quattro partite e lo spareggio, il maledetto spareggio contro il Monopoli fu praticamente inevitabile. E lì si perse 4-1, l’epoca d’oro finì praticamente con quella rovesciata, visto che l’anno successivo si scese anche dalla serie C2 per il primo fallimento della storia rossoblù.

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“Ricordo molto bene quel periodo del Campobasso, che riuscì ad essere conosciuto in tutta Italia grazia al calcio. In quel percorso ci sono stato, sia in serie B che in C1, sono stato di proprietà rossoblù per sei anni – prosegue Caruso –. Nell’ultimo anno di C1 c’erano problemi societari ma non pensavamo di retrocedere. Rivedere il Campobasso nella realtà che merita fa grande piacere e onore per la nostra regione. Iniziamo a riassaporare la giusta collocazione della piazza, diciamo che ci siamo riappropriati della nostra storia”.

Tra l’altro, quel 30 aprile 1989 allo stadio di Selvapiana era presente anche Luciano Moggi, fortemente interessato a un certo… Gianfranco Zola, all’epoca in forza proprio alla Torres e di lì a poco fu portato proprio dal dirigente al Napoli. Ma a fare il fenomeno ci pensò Ciccio Caruso, con un gesto tecnico che mette i brividi.

“Fare gol in una piazza importante come quella di Campobasso darà una grande visibilità a Mattia Rossetti e Francesco Bontà, autori dei gol della prima vittoria in C dopo tanti anni. Avranno il calore di tutta la città che sa di calcio” conclude promettendo di essere presto allo stadio che lo vide per quattro stagioni consecutive e 12 gol realizzati.

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