La protesta a campobasso

Corteo per difendere la sanità, appello del Forum a cittadini ed eletti

Si torna in piazza contro il Piano operativo di Donato Toma. Il Forum guidato dal dottor Italo Testa invita alla partecipazione: il corteo prenderà il via dalle 16 in piazza San Francesco e si snoderà fino a piazza Municipio attraversando via Crispi, via Mazzini e Corso vittorio Emanuele.

Sarà una delle prime manifestazioni pubbliche dell’epoca covid: si torna in piazza per difendere la sanità pubblica e contestare il Programma operativo sanitario 2019-2021 adottato dal governatore-commissario Donato Toma. Lo stesso capo della Giunta regionale fra l’altro è stato battuto in Aula proprio sulla mozione che chiedeva di annulla il Piano.

Sarà probabilmente lui il bersaglio di coloro che aderiranno al corteo di protesta che alle 16 di domani (30 settembre) prenderà il via da piazza San Francesco e si snoderà fino a piazza Municipio attraversando via Crispi, via Mazzini e Corso vittorio Emanuele.

C’attesa per l’iniziativa è del Forum in Difesa della Sanità Pubblica guidato da Italo Testa che nelle scorse ha lanciato un appello alla partecipazione e invitato amministratori e cittadini ad unirsi alla manifestazione di protesta. Protesta che “non ha alcun carattere partitico o elettoralistico e soprattutto non è alternativa ma complementare ad altre in essere”, specifica Testa. L’unico obiettivo è “contestare e respingere il Piano Operativo Sanitario del Commissario ad acta Toma”.

Due i motivi alla base dell’iniziativa: “Il Pos è stato adottato senza aver prima ascoltato le istanze dei vari territori”. In secondo luogo, “nel piano si continua la scellerata politica sanitaria di smantellare ancora di più la Sanità pubblica per favorire quella privata accreditata”.

Altro aspetto fondamentale: la mancata concertazione che pone il Pos a rischio di impugnativa davanti al Tar Molise, come accaduto con il vecchio Programma di Paolo di Laura Frattura che è stato annullato dai giudici lo scorso anno.

“Poiché per le varie leggi nazionali e regionali i Piani operativi regionali possono essere emanati solo dopo aver ascoltato il territorio rappresentato dalla Conferenza dei Sindaci – argomenta Italo Testa rivolgendosi ai rappresentanti dei municipi – Voi Sindaci, primi portavoce dei vostri cittadini, siete stati esautorati del diritto di esprimere preventivamente il vostro parere sul piano”.

(in foto, una vecchia manifestazione) 

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