Campobasso

Capienza stadio non raddoppiata: “Dispiace per i tifosi ma la sicurezza è al primo posto”

Conferenza stampa congiunta dell'assessore allo sport Praitano e dell'amministratore delegato del Campobasso De Francesco: "La Commissione ha preso del tempo per valutare". I lavori sono stati rallentati d'inverno dalle basse temperature e d'estate per l'eccessivo caldo: "Si faceva fatica a far aderire bene la malta per il cemento da ripristinare, si è lavorato anche di notte. Fiduciosi che l'ok ai 7500 possa arrivare per la prossima in casa con la Fidelis Andria".

Come ormai noto alla maggior parte dei tifosi del Campobasso, contro il Taranto la capienza dello stadio resterà a 4mila spettatori. Non ci sarà ancora il raddoppio della capienza come auspicato da Comune, società e soprattutto sostenitori rossoblù: i problemi di natura burocratica bloccano il via libera all’aumento del numero massimo di supporters che possono entrare nell’impianto sportivo di contrada Selvapiana.

In mattinata l’assessore allo sport Luca Praitano e l’amministratore delegato rossoblù Raffaele De Francesco hanno voluto spiegare la situazione: “Avremmo potuto iniziare il campionato con 3750 persone. Saremo in duemila, pazienza. Confido nel lavoro che si sta facendo per arrivare alla prossima gara contro la Fidelis Andria del 26 settembre di poter completare tutto l’iter – dice il dirigente –. Dispiace che 1500 persone non potranno assistere a un match così sentito. Ma non possiamo non riconoscere gli sforzi fatti da tutti, dagli enti, autorità, non ci sentiamo di puntare il dito contro nessuno. Da parte nostra tutto l’impegno di organizzare tutto per la prossima partita casalinga”.

“Noi come società – prosegue – puntualizziamo che la sicurezza deve rimanere sempre al primo posto per quanto riguarda l’impianto sportivo. È chiaro che il raddoppio a 7500 persone comporta una serie di adeguamenti e di norme più restrittive rispetto alla capienza attuale 4mila. Per esempio, quando si superano i 5mila l’impianto antincendio deve essere collaudato. Sono attività che il Comune ha fatto, lo stadio risponde alle norme di sicurezza richieste dalla Lega Pro, in primis la videosorveglianza. Il terreno di gioco è splendido, fa invidia a club più importanti”.

A questo bisogna aggiungere che “si deve tenere conto che la sicurezza dovrà essere garantita al massimo. Siamo in un girone particolare, composto da tifoserie calde. Questo ha comportato una serie di prescrizioni, come quella per il parcheggio che deve essere delimitato per la squadra ospite. Devo ringraziare il Comune e tutte le ditte che stanno operando. Assicureremo alla tifoseria ospite 250 biglietti. È importante la presenza dei tifosi ospiti, il calcio si fa con i supporters, il bello del calcio è anche la rivalità sugli spalti”.

L’assessore Praitano tiene a ribadire che “la collaborazione tra Comune e società è massima. L’anno scorso abbiamo realizzato la videosorveglianza per tentare il ripescaggio, che non è avvenuto ma si tratta di lavori che ci siamo ritrovati già fatti quest’anno. Ci eravamo prefissati di arrivare alla prima partita in casa con i 3750 posti disponibili a fronte di una capienza di 7500. Abbiamo fallito per la prima ma non perché ci siano stati dei tempi morti, i tempi sono stati tutti sfruttati. Nelle ultime settimane ci siamo visti continuamente ma ci sono dei tempi tecnici che non dipendono dagli enti locali e dalla società. Ci sono stati degli slittamenti ma ci ho sperato fino alla fine”.

Nel dettaglio, “ci sono tante incombenze, alcune delle quali gli organi preposti, ovvero la Commissione di vigilanza, vogliono accertare in modo preciso. Oggi è sempre difficile assumersi la responsabilità sui lavori pubblici in maniera particolare, si vogliono tutte le garanzie. Abbiamo lavorato alacremente affinché questo potesse avvenire, purtroppo evidentemente qualche piccola cosa deve ancora essere messa a punto anche se non sappiamo ancora di preciso cosa, sono in fase documentale da parte della Commissione. Presto lo sapremo, immaginiamo che la settimana prossima possa esserci un altro incontro, spingeremo per questo, per capire se c’è qualcosa da mettere a posto. Tutto quello che era stato richiesto nella commissione del 2019 abbiamo realizzato, la lista della spesa è stata adempiuta. Ci aspettavamo che potesse essere sufficiente. Non lo è stato, aspettiamo un altro po’”.

Per quel che riguarda l’iter dell’intera vicenda, l’appalto per l’affidamento dei lavori risale a novembre 2020. “I lavori non sono stati eseguiti d’inverno perché Campobasso ha temperature troppo basse per fare quel tipo di intervento che richiede che non si scenda mai sotto i 5 gradi. Hanno cominciato a lavorare, quando stavano per finire ci si è messo il gran caldo: le temperature troppo elevate non facevano aderire bene la malta, è stato necessario lavorare di notte per questo motivo. I tempi sono stati dilatati perché tecnicamente non si è potuto fare prima – precisa Praitano -. Ci siamo visti prima di Ferragosto, tutto era finito e dovevamo convocare la Commissione di vigilanza, abbiamo portato a termine alcuni accorgimenti convocandola dieci giorni fa per il 31 agosto, eravamo ottimisti sull’esito visto che ciò che doveva essere fatto era stato fatto. Hanno ritenuto, vista la mole di cose da controllare, di prendersi del tempo per l’esame documentale. Questo aspetto sinceramente avremmo voluto evitarlo ma si tratta di passaggi burocratici inevitabili. L’impresa ha lavorato come doveva. Ci sono questioni da seguire in una certa maniera, è stato fatto tutto ciò che bisognava fare”.

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