Il commento

Vaccini e Green Pass – “La libertà a sproposito”

Chi scrive è un Libertario da sempre contrario in maniera “feroce” alle chiusure modello Wuhan del precedente Governo. Ma… si può e si deve essere Libertari tenendo in conto soprattutto la Libertà della collettività

È il tema del momento, se ne parla ovunque in questa torrida estate del 2021, se ne parla sotto l’ombrellone, in ufficio, la sera davanti ad un aperitivo, in questa parvenza di estate normale dove si ricercano i ricordi e gli status delle estati precedenti sapendo bene che nulla sarà come prima.

Si parla e si straparla di vaccini e di green pass (ah la bellezza della lingua italiana come sempre messa in secondo piano), se ne parla dopo 18 mesi di vita sospesa e segnata da una pandemia globalizzata che sta ancora mettendo in ginocchio il nostro pianeta.

Un Mostro che ha attraversato in maniera invasiva le nostre vite tutto sommato tranquille, una bestia che ha segnato a volte noi stessi e chi ci era vicino in una girandola di morte e di dolore segnata da un bollettino quotidiano di freddi numeri.

Tra cinque anni tutto ciò che abbiamo passato e stiamo passando ancora oggi ci sembrerà incredibile, ci chiederemo come abbiamo fatto a rinunciare alle nostre libertà più elementari chiusi ognuno nelle nostre case, ci chiederemo come abbiamo fatto a guardare con sospetto il nostro vicino di casa, l’amico più caro, i nostri figli o i nostri genitori attanagliati dalla paura di un contagio molto simile ad una roulette russa.

Ci sembrerà incredibile esserne usciti senza danni e ricordare le piazze e gli stadi vuoti, le file al supermercato, le mascherine, il divieto di accesso agli ospedali, la mancanza di quel contatto e quel calore che è la parte fondamentale ed appagante della gioia di vivere; ci sembrerà incredibile, infine, di aver trovato più vaccini in pochi mesi, in una rapidità mai vista nella storia dell’Umanità.

Già il vaccino, il preparato medico e farmaceutico che fornisce all’organismo le informazioni per evitare di prendere una malattia e che fornisce le difese per non farla sviluppare in forma grave, quella piccola dose di prodotto che rallenta la diffusione del contagio e ti evita di andare in ospedale. Chi scrive è convintamente pro vaccino, ha gioito alla notizia della prima riuscita della sperimentazione Pfizer, si è emozionato il 27 dicembre 2020 assistendo alla prima inoculazione a Roma, ha versato una lacrima cinque minuti dopo la somministrazione della prima dose pensando al dolore di tanti mesi, ha provato un senso di Libertà subito dopo la somministrazione della seconda, chi scrive è un Libertario da sempre contrario in maniera “feroce” alle chiusure modello Wuhan del precedente Governo.

Ma… si può e si deve essere Libertari tenendo in conto soprattutto la Libertà della collettività, si è libertari consentendo agli altri di esprimere il proprio punto di vista e lottando per questo e si è soprattutto libertari avendo bene in mente che la propria Libertà finisce dove inizia quella dell’altro.

Io non voglio togliere il diritto di parola ai no-vax e, a maggior ragione, riconosco che nel variegato universo dei cittadini contrari al green pass esistono delle posizioni ragionevoli e meritevoli di attenzione. Essere contrari alla somministrazione del vaccino sulla propria persona è una scelta di vita, quello che contesto loro è il volermi imporre il loro punto di vista senza nessuna evidenza scientifica, contesto loro il riportare acriticamente idee spesso discutibili se non prive di qualsiasi fondamento tratte dai social e rilanciarle spesso in maniera aggressiva, ai no-vax contesto la ricerca della notizia che fa più comodo perché l’uomo, una volta convintosi della bontà delle proprie idee, cerca solo ciò che corrobora la sua tesi e se ne convince così tanto che cerca di imporla agli altri. Ai no-vax contesto le aggressioni fisiche e verbali ai giornalisti, il dileggio della mascherina vista come forma di soppressione del Pensiero e non come dispositivo di protezione individuale che ha evitato tanti contagi.

Ai no-vax e a chi lotta contro l’introduzione del green pass non perdonerò mai l’esposizione della stella di Davide vista come forma di ghettizzazione nelle loro manifestazioni e del loro modo di essere, la stella gialla imposta agli ebrei è stato il più grande abominio dell’Umanità, chi riceveva la stella gialla perdeva i più elementari diritti civili, chi gliela imponeva, nella più assurda follia criminale nazista, ne aveva già pianificato l’eliminazione, chi scrive non potrà mai essere dalla parte di chi usa impropriamente simboli di morte e di dolore del passato e parla di Libertà…. a sproposito…

I no-vax ed i contrari al green pass manifestano come è giusto che sia in una Democrazia, nessuno toglie loro diritti civili, nessuno impone loro il vaccino se non nel caso degli operatori sanitari, nessuno contesta in modo violento le loro scelte di vita, nessuno li ghettizza e nessuno nega le loro libertà ma, cari no vax, abbiate il coraggio della Coerenza, se vi affidate alla Scienza e correte in ospedale per la rottura di un arto, per un problema cardiaco o per qualunque problematica sanitaria che necessiti di un intervento o di un farmaco non potete poi sostenere che con il vaccino vi inoculano il 5G per controllare le vostre vite sotto l’egida del complotto demo-pluto-giudaico-massonico ed altre amenità simili.

Le tesi si sostengono con le evidenze scientifiche date dal processo di conoscenza dell’argomento e le evidenze scientifiche dimostrano in maniera inequivocabile l’efficacia dei vaccini stessi in tema di calo dei ricoveri e di morti pur in presenza di una forma di virus altamente contagiosa; non volete farlo per paura, per spirito di contraddizione, per tutela della libertà… a sproposito…. bene… ma per favore evitate di convincerci con le vostre tesi strampalate e con la virologia copia incolla dei guru no vax di Facebook.

Sul green pass la questione appare più delicata ma l’evoluzione della Coscienza comune e dell’ “idem sentire” di un gruppo organizzato passa anche attraverso l’evoluzione del Diritto e delle pronunce delle varie corti costituzionali; a me sembra che la recente sentenza della Corte Costituzionale francese sull’obbligo di green pass introdotto da Macron abbia raggiunto un buon punto di equilibrio nel momento in cui ne riconosce la validità ma ne evita l’applicazione in tema di lavoro, impedendo al datore stesso di licenziare chi non si sottopone al vaccino.

Il più grande poeta portoghese, quel Pessoa che tutta l’Europa ormai riconosce come padre letterario, diceva: “Esiste una stanchezza dell’intelligenza astratta, che è la più spaventosa delle stanchezze. Non pesa come la stanchezza del corpo né inquieta come la stanchezza della conoscenza emotiva. È un peso della coscienza del mondo, un non poter respirare con l’anima”. Facciamola vivere questa intelligenza astratta, è grazie alla stessa che Cartesio, Leonardo Da Vinci, Vincenzo Tiberio o Albert Sabin hanno reso questo posto chiamato mondo un luogo più bello e più vivibile, i Masaniello, reali o virtuali, hanno lasciato solo tracce di Caos.

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