La notte dell'esordio in c

Un grande Lupo pareggia ad Avellino nel ‘battesimo’ in C: Di Francesco-gol, poi rigore inesistente per i campani fotogallery

Debutto con un pareggio al Partenio per i ragazzi di mister Cudini. Avviene tutto nella ripresa: al 70' il vantaggio dei rossoblù, passano sette minuti e gli irpini riequilibrano il match con D'Angelo con un rigore molto contestato

Chi ben comincia è a metà dell’opera, recita un noto detto popolare. E il pareggio conquistato nella prima giornata di campionato costituisce un buon viatico per la matricola Campobasso: con l’Avellino finisce 1 a 1. I Lupi molisani dimostrano di avere la ‘pelle dura’ contro i più esperti irpini che pareggiano con un rigore molto dubbio e contestato.

Il battesimo dei rossoblù in serie C avviene allo stadio Partenio, gemello di quello di contrada Selvapiana, e contro una formazione temibile, che l’anno scorso ha disputato i playoff della Lega Pro. Sugli spalti oltre 250 tifosi rossoblù che seguono la prima trasferta del Campobasso. Un pullman, pullmini e diverse auto hanno quindi raggiunto lo stadio della città campana per assistere al primo match della serie C. Una carovana da ricordare dopo l’altrettanta storica promozione conquistata lo scorso giugno che ha segnato il ritorno dei Lupi in terza serie a distanza di 32 anni, mentre 8 anni fa l’ultima apparizione tra i professionisti in Seconda divisione.

tifosi campobassani Avellino

Bandiere, slogan e tanto entusiasmo animano il settore ospiti destinato ai tifosi del Campobasso che non hanno fatto mancare il loro calore alla squadra sin dal fischio d’inizio. L’undici di Cudini prima di cominciare la partita saluta i tifosi che hanno risposto con la passione che gli è propria. Il clima è frizzante: non mancano le canoniche scaramucce con i tifosi dell’Avellino che hanno ribattuto agli slogan rossoblù.

All’ingresso dello stadio i controlli con le nuove disposizioni. Dunque l’accesso con il green pass e poi la verifica di biglietto e documento d’identità. Diversi anche i controlli delle forze dell’ordine che hanno accompagnato i tifosi nel settore ospite e li hanno ‘scortati’ verso lo stadio affinché non ci fossero eventuali ‘incidenti di percorso’.

la trasferta del Campobasso ad Avellino

Cudini sceglie la formazione-tipo: non c’è Ladu assente per ‘infortunio alla spalla, nella zona nevralgica del campo Bontà vince il duello con Nacci. Tra i padroni di casa c’è un’assenza pesante: quella di Maniero.

Ottima partenza del Campobasso che dopo 8 minuti trova la prima conclusione con Emmausso che chiama alla parata a terra il portiere di casa. L’Avellino inizia a prendere le misure: prima del quarto d’ora prima occasione con Kanoute, serve un grande intervento di Raccichini. Poi è Plescia a non trovare la porta da buona posizione. La partita è abbastanza equilibrata, con i rossoblù pronti a infilarsi tra le maglie irpine. Al 25′ si fa vedere ancora Emmausso: il suo destro su punizione è insidioso ma alto.

I rossoblù tengono bene il campo e prova a pungere con Liguori e Rossetti. Poco prima della fine del primo tempo il tuffo al cuore per i supporters molisani: il Campobasso rischia grosso, locali vicini al vantaggio con Kanoute che dal limite dell’area calcia di destro ma coglie la traversa. Sospiro di sollievo per i Lupi molisani. Il primo tempo si conclude 0-0.

Nella ripresa l’Avellino parte forte e intorno al 55′ coglie un doppio palo: il primo è di Mignanelli. La palla danza davanti alla linea di porta, raccoglie Plescia che calcia e coglie un doppio palo. Grandissima sofferenza per i supporters molisani presenti al Partenio. Ma soffrono anche i tifosi del Campobasso che seguono le sorti di Bontà e compagni da casa, collegati sulle tv locali per assistere alle radiocronache o sul canale Eleven che trasmette le partite della Lega Pro.

Dopo la sfuriata dei biancoverdi, al 70′ il Campobasso passa in vantaggio: assist di Liguori per Di Francesco, subentrato ad Emmausso, che libera il destro e insacca con un colpo da biliardo. Esplode la gioia dei rossoblù al Partenio. Si ‘respira’ l’aria dell’impresa.

 

Passano sette minuti e arriva la doccia fredda per il Campobasso: l’arbitro ‘vede’ un rigore nell’entrata in scivolata di Bontà e assegna un calcio di rigore ai padroni di casa. Dal dischetto D’Angelo sigla l’1-1. 

 

In finale del match c’è da annotare solo un tiro alto di Gagliano, appena subentrato tra i biancoverdi. Anche il mister ospite Cudini prova a cambiare qualcosa nell’assetto offensivo, manda in campo Parigi e Vitali. Cinque minuti di recupero, poi il triplice fischio dell’arbitro.

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