Ricostruzione ferma

Tre anni dal terremoto, pratiche a rilento. Striscione di protesta a Guglionesi: “Indifferenza e inerzia”

Il Comitato Terremoto Guglionesi 2018 sceglie una forma di protesta silenziosa per esprimere amarezza in seguito alle lungaggini burocratiche che fermano la ricostruzione dopo il sisma

Tre anni trascorsi da quella sera in cui il Basso Molise visse momenti di grande paura. Tre anni dopo centinaia di molisani attendono ancora gli interventi di messa in sicurezza delle proprie abitazioni danneggiate da quel terremoto. Anche per questo nelle scorse ore a Guglionesi è comparso uno striscione: “Le calamità naturali si accettano ‘malgrado tutto’, l’indifferenza e l’inerzia No!”.

Lo firma il comitato Terremoto Guglionesi 2018 che riunisce i cittadini le cui abitazioni sono state danneggiate dalla scossa di quel 16 agosto. Una scossa per altro successiva all’altro terremoto, quello del 14 agosto 2018 che fece da avvisaglia.

A Guglionesi e negli altri paesi colpiti, soprattutto Montecilfone ma anche Tavenna, Larino, Guardialfiera, le operazioni di ricostruzione vanno a rilento. È di pochi mesi fa l’ultimazione dei lavori di messa in sicurezza di Palazzo Vernucci, in qualche modo simbolo di quel sisma. Un palazzo alto 25 metri e che in realtà era già disabitato prima del sisma. Con 300mila euro di fondi è stato sistemato proprio da poco, consentendo quindi la rimozione dell’ordinanza comunal edi sgombero durata 34 mesi.

Nel frattempo a Tavenna e Montecilfone invece sono stati sistemati i serbatoi comunali che erano stati dichiarati pericolanti.

Ma oltre a questi interventi poco o nulla è stato fatto a Guglionesi e questo scatena la protesta dei cittadini. Ritardi burocratici e lungaggini di vario genere tengono ancora fermi gli auspicati interventi. Nel giugno scorso il M5S in Regione accusò la Giunta Toma di immobilismo nonostante i 39 milioni di euro a disposizione dal Governo per la ricostruzione che dovrebbe riguardare 333 edifici privati in tutto il cratere sismico per un fabbisogno di 42 milioni di euro e 50 edifici pubblici per i quali servirebbero altri 10 milioni.

Ma le pratiche vanno a rilento e lo striscione comparso in Largo Garibaldi, davanti alla piazza principale di Guglionesi, sta a significare tutta l’amarezza di una popolazione che si sente abbandonata in questa lunga battaglia.

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