Idea de il molise non esiste

Ripartire da un pino, anzi da 80 pini: raccolta fondi per ricostruire il paradiso perduto

L’idea è stata lanciata dal brand turistico Il Molise Non Esiste e affidata alla piattaforma gofundme per una raccolta fondi con la garanzia del Comune di Campomarino che vuole contribuire alla bonifica e alla piantumazione di nuovi alberi dopo il rogo disastroso che ha bruciato 100 ettari di pineta.

Ripartire da un albero. Anzi, da un pino. Anzi:da 80 pini di Aleppo, gli stessi alberi inceneriti dal rogo di domenica a Campomarino. In 24 ore tanti sono gli alberi che si potranno acquistare grazie alla raccolta fondi ideata dal brand turistico Il Molise non esiste, che come obiettivo ha quello di dimostrare che il Molise esiste eccome, ed esistono soprattutto i molisani sensibili all’ambiente, determinati a proteggere il paesaggio e le potenzialità turistiche.

“Riportiamo la vita in Basso Molise”: questo lo slogan della raccolta fondi partita ieri, 3 agosto, e in una giornata arrivata a coprire un quinto del primo obiettivo, pari a 1500 euro. Già diverse le donazioni sulla piattaforma gofundme che ospita petizioni virtuali ma con donazioni assolutamente reali.

Pineta raccolta fondi

“La raccolta fondi (la trovate QUA) è destinata a supportare economicamente la bonifica dell’area e favorire ogni utile iniziativa per il ripristino della vita nelle aree interessate dal devastante incendio” spiega Manuele Martelli, che con Dorothy Albanese ha fondato il Brand Il Molise non esiste, protagonista già di altre operazioni di marketing territoriale, la cui sede operativa è a al San Giorgio di Campobasso.

È da qui che è partita l’iniziativa di sensibilizzazione dopo il rogo terribile di domenica 1° agosto, che ha mandato in fumo 100 ettari del paradiso a sud di Campomarino. “Tutti possiamo e dobbiamo dare un segnale concreto: il Molise appartiene a tutti noi così come il futuro della natura che ci circonda e che a mette in campo le garanzie per la nostra stessa sopravvivenza”.

I danni dell’incendio sono ingenti e diversificati: hanno riguardato terreni coltivati, abitazioni, messo in pericolo la vita stessa delle persone, compromesso strutture turistiche. Ma se le attività, di natura sia rurale che ricettiva, possono contare sui ristori, così come anticipato nell’istanza di stato di calamità che la regione Molise ha annunciato, per la pineta è necessario ripartire da zero e ripristinare un ecosistema vero e proprio, con flora e fauna devastate.

Questa la mission della raccolta fondi, il cui incasso sarà devoluto sul conto corrente dedicato del Comune di Campomarino, d’intesa con il sindaco Pier Donato Silvestri. Il primo cittadino è stato infatti contattato e ha accolto con enorme disponibilità e riconoscenza il progetto di supporto per la bonifica e la ricostruzione della pineta.

“I fondi raccolti – spiega Manuele Martelli – saranno destinati proprio alla Bonifica e alla piantumazione. Finora è stato possibile arrivare a oltre 70,80 pini di Aleppo”, ma l’auspicio chiaramente è quello di aumentare le donazioni e sensibilizzare quante più persone possibile  al progetto.

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