Termoli

Prende fuoco l’autobus Atm: doveva trasportare gli operai Fiat a fine turno

Alba di paura nella zona industriale di Termoli: un incendio si è sviluppato nel vano motore di uno dei mezzi che attendeva i pendolari della fabbrica che dopo il turno dovevano rientrare a casa. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato pericoli ma il rogo ha messo in luce per l'ennesima volta la vetustà del parco macchine del trasporto pubblico regionale

Se non si sono corsi particolari pericoli è stato solo per una questione di minuti: il tempestivo intervento dei vigili del fuoco di Termoli ha spento l’incendio scoppiato su uno dei pullman Atm. L‘autobus era vuoto: si trovava davanti ai cancelli della fabbrica in attesa degli operai che alla fine del turno di lavoro avrebbero dovuto far rientro a casa. Nessuno di loro per fortuna era salito a bordo.

All’alba, intorno alle 6, il rogo si è sviluppato all’interno del vano motore e che ha spaventato l’autista in quel momento in servizio sul pullman. Quindi la richiesta di aiuto al 115 e il pronto intervento dei pompieri che una volta giunti in contrada Pantano Basso hanno impedito che le fiamme si propagassero all’interno dell’abitacolo dell’autobus causando danni maggiori.

Fuoco pullman Atm

Disagi e qualche comprensibile lamentela tra gli operai della Fiat di Termoli, che più di una volta hanno segnalato l’inadeguatezza dei mezzi del servizio di trasporto extraurbano. Anche perché non è la prima volta che episodi di questo tipo si verificano sui pullman che circolano sulle strade della nostra regione e che fanno parte di un parco mezzi vetusto. E i disservizi si moltiplicano: gli autobus, obsoleti e con tantissimi chilometri ‘sulle spalle’, si rompono o subiscono guasti di ogni genere durante il trasporto dei pendolari. E’ già successo in passato, agli operai della Fiat e della Sevel ma a volte anche sui mezzi che trasportano gli studenti.

Probabilmente qualcosa cambierà nei prossimi mesi: la Regione Molise ha approvato il nuovo Piano regionale dei trasporti e ha definito le linee di indirizzo per la gara per il trasporto pubblico, comparto che dopo la sanità assorbe buona fetta del bilancio regionale. Un settore che in più occasioni si è rivelato una ‘rosa’ piena di spine.

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