La protesta

Musica ad alto volume e schiamazzi, residenti di Petacciato disperati: “Non viviamo più”

Dopo aver raccolto firme e scritto a Prefetto, carabinieri e sindaco, i cittadini si rivolgono all'Asrem: "Inquinamento acustico, venite e misurare i decibel. Non siamo liberi di dormire, parlare o guardare la tv"

Non dormono più, non vivono più da oltre un anno. Sono i residenti della parte centrale di viale Pietravalle e dintorni, a Petacciato, che hanno scritto più volte al Prefetto oltre che ai carabinieri e al sindaco, arrivando ora a interessare anche l’Asrem.

Ci sono concerti tutti i giorni, l’inquinamento acustico è evidente” spiegano in una nota di protesta. Le loro lamentele erano iniziate nell’estate 2020 quando due attività confinanti di viale Pietravalle, due bar con tavolini all’esterno, hanno iniziato a organizzare congiuntamente delle serate musicali. Cover band, gruppi locali e altre iniziative per tentare di animare l’estate povera di eventi di grande richiamo per via delle restrizioni da covid-19.

Ma così facendo sono andati incontro alle proteste di chi vorrebbe invece riposare e non sopporta di dover sentire la musica ad alto volume fino a tarda ora e i muri che rimbombano per il gran rumore.

Già nel luglio 2020 avevano presentato un esposto al Prefetto di Campobasso, al comandante dei Carabinieri della stazione del paese e al sindaco. Lo avevano fatto allegando una raccolta firme con la quale chiedevano di mettere fine a quelle che definiscono “molestie dovute alla musica di altissimo volume, schiamazzi notturni e rumori di motocicli che interessano viale Pietravalle e traverse connesse”.

Molti residenti si dicono disperati, al limite della sopportazione. Si sentono vessati e abbandonati dalle istituzioni alle quali si sono rivolti.

Nella lettera inviata al prefetto e di nuovo fatta pervenire agli organi competenti i residenti lamentano “la musica ben oltre i decibel consentiti a tutte le ore del giorno e della notte e l’organizzazione di concerti dal vivo con band che sparano musica oltre 100 decibel in un quartiere residenziale come se potessero decidere loro a che ora possiamo andare a dormire, se possiamo guardare la tv o addirittura se possiamo parlare in casa di noi senza urlare”.

Mettevano inoltre in evidenza anche “schiamazzi e rumori molesti della loro clientela durante le ore notturne e quasi fino all’alba”. Va ricordato che l’ordinanza comunale datata luglio 2011 prevede per gli intrattenimenti musicali il limite orario di mezzanotte dal lunedì al giovedì e alla domenica, prolungato fino all’una nelle serate di venerdì e sabato, mentre per le giornate dal 1 al 20 agosto il limite è quello dell’una di notte.

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Un limite che secondo i cittadini autori della protesta verrebbe spesso violato. Le serate andate avanti durante la scorsa stagione estiva sono quindi riprese nelle ultime settimane e si stanno intensificando nel mese di agosto. “All’una finiscono i concerti ma poi parte la musica dello stereo e gli schiamazzi vanno avanti per ore. Non siamo contro i concerti ma la musica non può arrivare a 500 metri di distanza”.

“Noi residenti nei pressi delle attività Infinity e Caffè Novecento a Petacciato – scrivono – ci siamo recati di recente e per l’ennesima volta presso le Autorità cittadine (Sindaco e Carabinieri) per evidenziare il disagio che provocano queste attività con il loro modo di agire sprezzante delle regole. Le Autorità ci hanno risposto esattamente come la scorsa estate: non hanno a disposizione mezzi, strumenti e personale per effettuare controlli sulla rumorosità emessa da questi locali”.

Viste le mancate risposte ottenute i residenti hanno quindi deciso di inviare una lettera all’Azienda sanitaria regionale e in particolare al Dipartimento di prevenzione ed igiene pubblica per far rilevare un inquinamento acustico che chiedono di poter verificare sul posto.

Nella loro lettera parlano di “decibel riscontrati tra 75/80, quindi alla fonte erano sicuramente di gran lunga superiori. Il DPCM del 14 novembre 1997 dispone come valori limiti assoluti per le aree di intensa attività umana: diurno 60 decibel e notturno 50 decibel”. Per questo annunciano persino di essere “disponibili a far installare sul balcone lo strumento di rilevazione rumori per verificare i decibel emessi”.

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