Lutto nella frazione di campobasso

Mortale sulla Bifernina, dopo l’autopsia i funerali di Roberto Di Bartolomeo: dolore a Santo Stefano

Nella chiesa di Santa Maria di Loreto, a Santo Stefano - la frazione di Campobasso in cui il 42enne viveva con la compagna Sara e il figlio Enea - si svolgeranno le esequie

Cinque giorni dopo l’incidente in cui ha perso la vita, Santo Stefano si prepara a dare l’ultimo saluto a Roberto Di Bartolomeo, l’uomo morto sulla Bifernina all’alba dello scorso 9 agosto. La donna che lo ha travolto e ucciso con la sua auto è agli arresti domiciliari, ma per capire meglio quello che è successo al chilometro 24+500, nei pressi di Limosano, ieri mattina (12 agosto) nell’obitorio dell’ospedale di Campobasso si è svolta l’autopsia, come disposto dal magistrato che ha affidato le indagini sul sinistro ai carabinieri della Compagnia di Bojano.

In serata la salma è stata restituita alla famiglia e oggi pomeriggio, alle 18, nella chiesa di Santa Maria di Loreto, a Santo Stefano – la frazione di Campobasso in cui il 42enne viveva con la compagna Sara e il figlio Enea – si svolgeranno le esequie nel rispetto delle normative anti-covid. Purtroppo non sarà consentito a più di 50 persone di partecipare alla funzione religiosa e in chiesa sarà obbligatorio indossare la mascherina. Ma in tanti in queste ore hanno voluto ricordare Roberto e stringersi attorno alla sua famiglia in questo momento straziante.

Di Bartolomeo

La sua morte ha provocato sconcerto in tutti coloro che lo conoscevano. “E’ un dolore che colpisce tutta la comunità di Santo Stefano”, si legge in uno dei manifesti funebri affissi in città. Hanno espresso vicinanza al piccolo Enea, il figlio di Roberto Di Bartolomeo, e alla sua mamma anche i genitori e gli insegnanti della 1B.

Di Bartolomeo stava rientrando a casa dopo il lavoro, era uno dei dipendenti di un ristorante di Trivento. Poi il dramma a pochi chilometri da casa: era vicino all’uscita Campobasso ovest che l’avrebbe portato nella frazione di Santo Stefano dove viveva con la sua famiglia. Poi l’impatto violento con la Opel Agila che viaggiava in direzione opposta alla sua: il 42enne è stato centrato in pieno e a forte velocità. E il suo cuore ha smesso di battere per sempre.

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