La denuncia

Mancano pediatri in ospedale e medici del 118: Asrem recluta personale “senza titoli”. E i turni di lavoro sono massacranti

Una doppia denuncia, dell’Ordine dei medici e del consigliere regionale Fabio De Chirico (M5S), ha evidenziato una situazione preoccupante in cui si racconta di personale senza titoli e assenteista messo a disposizione da una cooperativa emiliana che si è aggiudicata i bandi di gara dell’Asrem per reclutare specialisti a causa delle gravi carenze di medici nel 118 e pediatri negli ospedali. In più si parla di turni di lavoro lunghissimi che rischiano di provocare pesanti ripercussioni sull’utenza.

L’atavica carenza di specialisti in regione ha costretto l’Asrem a reclutare medici del 118 e pediatri per gli ospedali affidandosi a una cooperativa di Sassuolo che sta creando un mucchio di problema al servizio sanitario molisano.

Una doppia denuncia, dell’Ordine dei medici e del consigliere regionale Fabio De Chirico (M5S), evidenzia una situazione preoccupante in cui si racconta di personale senza titoli, assenteista e di turni di lavoro lunghissimi. Con evidenti ripercussioni sull’utenza.

Carolina de Vincenzo ordine dei medici Campobasso

Ma andiamo con ordine: il 3 agosto scorso Carolina De Vincenzo, presidente della Commissione albo medici dell’Ordine dei Medici-chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Campobasso, segnala al direttore generale Asrem, Oreste Florenzano, al direttore del settore Salute della Regione Molise, Lolita Gallo, e al sub commissario, Anna Maria Tomasella, di aver ricevuto telefonate (sia lei che altri componenti della commissione) da parte di alcuni operatori della cooperativa La Fenice ai quali era stato chiesto “di ricoprire turni di 12 ore nell’U.O. ospedaliera di Pediatria, dietro compenso di 80, o più, euro l’ora”.

La Fenice è la società campana a cui l’Asrem – con delibera numero 815 del 13 luglio scorso – ha affidato servizi sanitari professionali per “la grave carenza di personale medico nel servizio di emergenza territoriale (Set) 118”.

Sulla resa di questo appalto esterno l’Ordine dei medici ha espresso perplessità che riguardano “in primis – leggiamo nella lettera – l’affidamento di turni pur in assenza dei titoli e delle specializzazioni necessari per svolgere tale lavoro e in aggiunta come e per quali canali gli addetti alle chiamate telefoniche siano venuti in possesso di numeri di cellulari e curricula dei medici della nostra regione”.

Tra le richieste fatte a Florenzano l’Ordine voleva sapere anche se “nel contratto in essere con la cooperativa, oltre la parte economica, siano stati individuati indicatori per salvaguardare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari aziendali, imprescindibili per l’adeguata assistenza al cittadino e il ristoro ai dipendenti in servizio, che da tempo operano in condizioni molto disagiate”.

Non solo. Sempre l’Ordine dice di essere venuto a conoscenza di episodi “incresciosi” sulle ambulanze del 118: in pratica è capitato che operatori della cooperativa La Fenice non si siano presentati sul posto di lavoro costringendo il personale già stabilizzato a lavorare “anche oltre le trenta ore consecutive”. Alcuni di questi ‘specialisti’ pagati con soldi pubblici e scelti dall’azienda sanitaria molisana avrebbero rifiutato anche “prestazioni urgenti”.

La lettera non ha ricevuto risposta. Tanto che il giorno seguente la presidente De Vincenzo ha reso pubblico il suo contenuto.

fabio dei chirico

Ieri, 12 agosto, anche Fabio De Chirico (M5s) è intervenuto sulla vicenda parlando di “scelte azzardate e fallimentari”.

Il portavoce pentastellato ricorda come i tre bandi per coprire la carenza di pediatri e medici del 118 siano stati vinti tutti da La Fenice “cooperativa – scrive De Chirico – che sembra essere sostanzialmente un’agenzia interinale. Si è fissato il tariffario orario delle prestazioni ed un monte ore da coprire: 5.328 ore per una spesa totale di circa 450.000 euro. Ma non sono chiare le procedure di selezione del personale e di controllo, sulle ore lavorate e sulle competenze dei medici reclutati. Eppure abbiamo visto quanto la carenza di personale qualificato nei reparti di pediatria stia portando i nostri bimbi a curarsi fuori regione”.

Oltre al dg Florenzano non potrebbe ignorare la missiva dell’Ordine dei medici di Campobasso neppure il neo commissario Donato Toma che, fresco fresco di nomina, dovrebbe pur capire se, davvero, personale di una cooperativa esterna non specializzato in pediatria stia prestando cure nei reparti di Campobasso, Termoli e Isernia.

“Siamo chiaramente in una situazione di grave emergenza. Come mai vengono contattati medici random, senza le specializzazioni richieste, per coprire turni in un reparto così delicato? Chi ha dato i numeri dei medici molisani alla cooperativa originaria di Sassuolo? La Fenice è in possesso anche dei loro CV? Se sì, potrebbe almeno leggerli!”.

Durissimo l’affondo di De Chirico anche sui turni da 30 ore nel 118: “Al di là dei diritti soggettivi violati, come il diritto al riposo dei nostri poveri medici già stremati da quasi due anni di pandemia, qui è a rischio la stessa incolumità dei medici e dei pazienti soccorsi. Non si può pretendere che un essere umano garantisca la massima lucidità lavorando senza sosta per addirittura 30 ore. È disumano, illecito e fuori da ogni logica. Toma ha voluto a tutti i costi l’incarico di Commissario ma sa bene che non è solo una questione di numeri o di disavanzo, perché coprire stabilmente il fabbisogno di personale medico qualificato, dopo che la mannaia decennale del blocco del turnover ha impedito il ricambio generazionale, deve essere il principale obiettivo dell’intera struttura dirigente della sanità molisana.

Salvaguardare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari è un principio cardine per ogni amministratore, ma se si deve ricorrere a strumenti eccezionali per perseguirlo, bisogna stare attenti a non andare oltre la regolarità o, ancora peggio, la legalità”.

 

 

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