Spettacolo a guglionesi

La Divina Commedia al suono delle campane e il Sommo Poeta formato di creta: vibrante Dante-Sabelli all’Aut Aut

Un recital di inusitata bellezza è andato in scena ieri sera a Guglionesi per l'Aut Aut Festival: 'Le Campane di Dante', di e con Stefano Sabelli che per l'occasione è stato accompagnato da Giulio Costanzo, performer 'sperimentale' di un inedito carillon di campane, e da Ettore Marinelli, della storica Pontificia Fonderia di Agnone, che ha plasmato l'argilla fino a modellare impeccabilmente il volto e il busto del Sommo Poeta

Un carillon di campane a fare da sottofondo musicale alla lettura di brani della Divina Commedia e nel mentre una scultura di creta che man mano dà forma al viso e al busto del Sommo Poeta. Questi gli elementi dell’eccezionale spettacolo ‘Le campane di Dante’, di e con Stefano Sabelli, presentato ieri 12 agosto a Guglionesi nell’ambito dell’Aut Aut Festival, la rassegna culturale ideata da Valentina Fauzia che sta regalando un fittissimo calendario di appuntamenti in vari centri del Molise.

Nella splendida piazzetta di quello che era il complesso monastico di Santa Chiara, insieme all’attore molisano sul ‘proscenio’ c’erano (a mo’ di Virgilio e Beatrice) Giulio Costanzo, musicista noto ai più per il suo progetto ‘Percussioni Ketoniche’ e che ha strabiliato con il suo inedito strumento fatto di campane, ed Ettore Marinelli, giovane ‘figlio’ della famiglia della storica fonderia di Agnone, che ha plasmato in estemporanea l’argilla in maniera stupefacente.

Una collaborazione originale e straordinaria quella tra l’attore e regista del Teatro del Loto e la più antica fabbrica campanara del mondo, un vero vanto per la regione, la cui origine è da ricercare intorno all’anno 1000, e dunque precedente al Sommo Poeta italiano di cui ricorre il settecentenario dalla morte. Una sinergia ‘magica’ quella creata con la vibrante recitazione di Sabelli e l’esecuzione musicale sui generis, creata ad arte da uno strumento-prototipo composto da 28 campane in successione cromatica.

giulio costanzo campane aut aut dante

Stefano Sabelli, con una superba (non nell’accezione che Dante ci ha insegnato, ndr) interpretazione e una presenza scenica imponente, ha declamato brani trasversali fra le tre Cantiche suddividendo lo spettacolo in due temi. Il primo: il notorio ma sempre ‘istruttivo’ rapporto tra Dante e la Politica, che non smette mai di fornirci sorprendenti analogie con l’attualità dei giorni nostri, e il meno conosciuto legame tra il Vate e la Scienza.

stefano sabelli aut aut dante

Per dare il la a questa seconda parte del recital Sabelli ha scelto di partire dal canto XXVI dell’Inferno in cui Dante incontra Ulisse, ‘reo’ di aver oltrepassato le Colonne d’Ercole, simbolo medievale del limite invalicabile dell’universo conosciuto imposto all’uomo. Ulisse, in un certo senso e come ha argomentato Sabelli, rappresenta l’antesignano dell’uomo moderno, sospinto da un anelito inestinguibile alla conoscenza, all’andare oltre. Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza” d’altronde è la sintesi del profondo pensiero di Dante, il quale considerava l’eterna ricerca del sapere la vera ragione dell’esistenza umana.

Sabelli Aut aut campane Dante Guglionesi

Quanto al rapporto di Dante con la Politica, non potevano mancare alcune tra le invettive più veementi del Nostro all’Italia di allora. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” con la enfatica lettura dell’attore molisano del VI canto del Purgatorio.

Ettore marinelli Sabelli Aut aut campane di Dante Guglionesi

Una serata suggestiva suggellata dal suono fluttuante ed ipnotico delle campane che hanno intonato, tra lo stupore dei presenti, melodie più o meno popolari tra cui alcune tratte da Bach e Franco Battiato. Per finire con una emozionante interpretazione di Imagine dei Beatles che ha accompagnato la declamazione degli ultimi versi del Paradiso:

Ma già volgeva ‘l mio disio e ‘l velle,

 sì come rota ch’igualmente è mossa,  

l’amor che move il sole e l’altre stelle”.    

scultura dante aut aut

(foto di Connie D’Anselmo)

Soddisfatti gli organizzatori dell’evento, davvero riuscito: a salutare il pubblico e a ringraziare gli artisti a fine serata la curatrice Valentina Fauzia assieme al sindaco Mario Bellotti e all’assessore Michele D’Anselmo.

Sabelli Aut aut campane Dante Guglionesi fauzia bellotti

Lo spettacolo ‘Le campane di Dante’ sarà replicato il 18 agosto ad Agnone, nella patria della Pontificia Fonderia Marinelli.

(foto in b/n di Antonio Scardocchia)

 

leggi anche
Sabelli Aut aut campane Dante Guglionesi
18 agosto
Aut Aut, si replica ad Agnone con le ‘Campane di Dante’. In streaming su Visit Molise
commenta