L'emergenza

Il dramma senza fine: a fuoco nella notte Bosco Fantine, canadair in azione in mattinata. Casolare in fiamme a San Martino

Dopo l'infernale pomeriggio vissuto a Campomarino, che ha portato all'evacuazione di circa 500 persone, ancora roghi nella notte tra l'8 e il 9 agosto. La situazione più grave al bosco Fantine, in direzione Puglia. Focolai ancora attivi nella mattinata odierna, in azione il canadair. La linea ferroviaria è stata ripristinata dalle 23 di ieri

Una domenica drammatica anche quella di ieri, 8 agosto, che è andata avanti anche durante la notte. E focolai risultano ancora attivi nella mattinata odierna, tanto che è in azione il canadair. La linea ferroviaria adriatica, interrotta dalle 17 di ieri pomeriggio, è stata ripristinata solo alle 23 (linea Campomarino-Chieuti). 37 gli autobus sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia.

canadair campomarino 9 agosto

La situazione più grave di stanotte si è vissuta nella notte al bosco Fantine di Campomarino, proprio l’area verde sulla quale erano state lanciate delle segnalazioni da parte dei titolari dei campeggi limitrofi che denunciavano focolai continui ogni pomeriggio. Le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco sono andati avanti per tutta la notte e gran parte della vegetazione boschiva è andata purtroppo distrutta. I titolari dei camping Marinelle, Corrado e Pineta sono rimasti in contatto con la Prefettura durante la notte in stato di allarme per una eventuale evacuazione dei clienti dato che l’aria si era fatta irrespirabile e le fiamme si vedevano arrivare verso la Statale 16 dove tra l’altro si trova un distributore di carburanti.

distributore fuoco campomarino incendi

È stata una situazione da incubo, riferiscono i titolari dei campeggi al termine di una notte che sembrava interminabile. Alcuni hanno preferito far spostare i clienti che alloggiavano nei camping visto che l’aria era diventata irrespirabile. “Da mesi denunciamo questa situazione di pericolo al comune ma nessuno ci ha risposto né è intervenuto e alla fine il fuoco ha distrutto tutto” affermano.

Nella mattinata è in azione un canadair. E a causa della situazione incendi ieri si è proceduto all’evacuazione di circa 500 persone, tra residenti e vacanzieri. A metà mattina sono ancora in atto operazioni di bonifica a cura del personale dei Vigili del Fuoco di Termoli e dell’Associazione Nazionale dei volontari dei Vigili del Fuoco.

Incendio casolare san Martino

A San Martino in Pensilis, in una contrada periferica, invece è bruciato un casolare di campagna ma per fortuna non ci sono stati feriti. il personale delle 115 (del distaccamento di Santa Croce di Magliano) è riuscito ad evitare che il fuoco si propagasse oltre.

Focolai si sono sviluppati durante la notte anche a Ururi dopo il pericolo vissuto nel pomeriggio quando era andato in fiamme il centro di raccolta rifiuti – in zona cimitero – con vari roghi spenti dai Vigili del Fuoco.

Sono tanti i cittadini che denunciano una situazione di incuria che, unita alla mano criminale dell’uomo, porta a queste situazioni. Nonostante le altissime temperature (che ci accompagneranno peraltro ancora per molti giorni) e la siccità incipiente, infatti, è molto improbabile che gli incendi siano originati da autocombustione.

Un dramma di proporzioni catastrofiche che accomuna il Molise (in cui l’apice si è avuto domenica 1 e domenica 8) a tante zone d’Italia (specie del Sud) ma non solo. “Vicini al punto di non ritorno”, scrive laconicamente l’Onu nel suo rapporto sul clima. 

 

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