L'iniziativa

Gli arbitri della sezione di Termoli al fianco dell’Avis: “Un patto di solidarietà”

I giovani fischietti termolesi doneranno il sangue il 9 agosto per far sentire il proprio supporto all'associazione presieduta dal dottor Pasquale Spagnuolo.

Una delle necessità più forti dell’estate è sicuramente quella legata alle donazioni di sangue. La sezione termolese dell’Avis è sempre in prima linea, riuscendo a coinvolgere oltre che singoli cittadini anche molte comunità importanti che regolarmente contribuiscono donando sangue. Ora c’è un alleato in più: il mondo degli arbitri di calcio.

Dopo il recente ‘patto’ siglato con numerose donazioni, il 9 agosto i giovani fischietti della sezione termolese offriranno il bis, sospinti anche dalla sensibilità al mondo della donazione del giovane presidente Luca Tagarelli che ha saputo motivare i suoi giovani a questo nobile gesto. Con Tagarelli ci sarà il suo collaboratore Francesco Scarati, arbitro, responsabile Biomedico e ideatore del gemellaggio.

Ci sarà il nostro corregionale arbitro in serie A Luca Massimi, appena rientrato dai suoi impegni federali, che affronterà gli esami preliminari di Idoneità alla donazione di sangue. Massimi ha di recente ottenuto il premio nazionale Giudice Livatino 2019/2020. ll riconoscimento viene assegnato dal comitato nazionale dell’Aia ogni anno ad un arbitro giovane esordiente in serie A distintosi per valori tecnici e comportamentali, il che rende ancor più il nostro concittadino significativo testimone dei valori legati alla donazione di sangue.

Con lui sarà presente anche Carlo Scarati, decano degli arbitri molisani nonché osservatore della massima serie e Cavaliere al merito della Repubblica per aver effettuato oltre 150 donazioni: effettuerà l’ennesima ed ultima. Il presidente Avis Termoli, dottor Pasquale Spagnuolo, farà gli onori di casa accogliendo tutti i partecipanti.

“Estate vuol dire mare, caldo, tintarella ma non solo – sottolineano dalla sezione Aia di Termoli –. Per molti, certo, vuol dire riposo e relax, per non pochi d’altro canto invece significa lavoro: presenza, prontezza ed impegno per affrontare i momenti di necessità e le emergenze sanitarie, per garantire sicurezza e servizi a turisti e residenti. Forze dell’ordine, operatori sanitari e associazioni culturali e di volontariato sono sul campo e gli imprenditori cercano sempre di dare il meglio anche nell’epoca della pandemia”.

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