Bufera sull'asrem

Agenzie interinali per reclutare medici, lo sfogo di un dottore: “Assurdo e pericoloso. Non sono controllabili”

La durissima lettera del dottor Giuseppe Monteleone sul caso scoppiato in questi giorni dopo la denuncia dell'Ordine e del Movimento 5 Stelle: "Come medico - scrive - non conoscevo l'esistenza di agenzie interinali per i medici. Purtroppo si sente puzza di bruciato"

E’ diventato un caso quello dell’affidamento ad una cooperativa campana di servizi sanitari professionali per “la grave carenza di personale medico nel servizio di emergenza territoriale (Set) 118”. Un fatto che sta facendo discutere. Nei giorni scorsi, c’è stata una doppia denuncia da parte dell’Ordine dei Medici e del Movimento 5 Stelle (con il consigliere regionale Fabio De Chirico) che hanno criticato tale scelta e chiesto chiarimenti al direttore generale Asrem Oreste Florenzano, oltre che al neo commissario alla sanità Donato Toma.

Mancano pediatri in ospedale e medici del 118: Asrem recluta personale “senza titoli”. E i turni di lavoro sono massacranti

Critiche e dubbi su tale operazione sono espressi anche dal dottor Giuseppe Monteleone che ha inviato una lettera alla redazione di Primonumero. “I fatti che vengono narrati dalla stampa locale, sono gli effetti, purtroppo non ancora finali, di una gestione dirigenziale sconsiderata e pressappochista. Come medico – scrive – non conoscevo l’esistenza di agenzie interinali per i medici. Pensavo che gli Ordini dei Medici e la Federazione degli stessi fossero gli unici organi ai quali rivolgersi, perché i soli in grado di normare disporre e verificare i titoli dei medici”.

A suo dire, “cooperative ed agenzie interinali, oltre ad essere organismi terzi assolutamente estranei alla professione medica, sono pericolosamente non controllabili per le graduatorie, valutazione dei titoli specialistici, anzianità di servizio e tante altre situazioni più specifiche e raffinate”.

Monteleone non lo nasconde: “Ancora una volta si avverte una puzza di bruciato. In un mondo fantastico, non nella nostra situazione (per carità!), si potrebbe ipotizzare che la camorra ha messo le mani anche sulla professione medica, ma , ripeto, non è il nostro caso.

In un mondo fantamedico. Naturalmente tutte le autorità competenti controllano, vigilano, impediscono…no?”.

Anche per il dottor Monteleone ci sono aspetti da chiarire. Aspetti su cui sollecita non solo l’Ordine dei medici di Campobasso, ma anche la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. “Chiedo: nel regolamento ordinistico per la professione medica, in tutti i dispositivi legislativi sanitari, nelle norme europee, sono previste le “cooperative” dei medici finalizzate alla fornitura di “servizi” alle ASL? E, soprattutto sono previste le “agenzie interinali” per fornire le domestiche- medico ( con grande affetto e rispetto per le domestiche) al Servizio sanitario nazionale?”.

Sugli orari di lavoro del personale sanitario, nella sua lettera il medico ricorda che “esistono rigide norme europee”.

E se si è arrivati al punto di dover contattare agenzie interinali per reclutare medici per tamponare la grave carenza negli organici degli ospedali, ci sono precise responsabilità in capo alle autorità sanitarie. E qui, senza fare esplicitamente nomi e cognomi, la missiva di Giuseppe Monteleone diventa un atto di accusa durissimo: “Al cospetto di una carenza così grave (di cui siamo in gran parte colpevoli ) cosa possiamo fare? Semplice, quello che avete sempre fatto, trasferire nelle altre regioni, chiedere aiuto per il 118 alle altre Asl e pagare ovviamente in modo adeguato dei medici specialisti in trasferta”.

A nulla è servito invece “dare incarichi a tempo determinato o a partite IVA, invece di bandire concorsi per i posti vacanti ( in attesa di elezioni politiche?)”. Iniziative reiterate nel tempo ma che “non potevano avere successo e lo sapevate bene. Avete lasciato i posti scoperti e tentato di rattoppare un tessuto laceratissimo, con dichiarazioni risultate mendaci e perciò dannose. Dimenticavo – la chiosa finale – nelle altre regioni i medici del 118 sono dipendenti e non convenzionati come da noi da oltre 20 anni”.

 

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