Campobasso

Via Garibaldi da incubo per la movida, residenti in Procura. Il Sagittario: “Regole sempre rispettate, ma non è una chiesa”

Un esposto in Procura firmato dai residenti di via Garibaldi che si lamentano per schiamazzi notturni, degrado e follie davanti al Sagittario Cafè. A sposare la loro causa la consigliera della Lega D'Alessandro che chiede provvedimenti decisi al sindaco Gravina "perché - dice - l'ordinanza di chiusura alle 2 di notte non basta". Sulla vicenda interviene anche Franco Insogna, titolare del pub-ristorante: "Rispettiamo le regole ma non siamo responsabili anche di quello che succede sulla strada. Bisogna capire le esigenze di tutti, abbiamo diritto di lavorare, ci sono gli stipendi da pagare e anche i giovani devono potersi divertire".

Da un lato i residenti che hanno diritto al riposo notturno, dall’altro le esigenze di un locale pubblico che deve lavorare. La storia del Sagittario Cafè di via Garibaldi è l’emblema di quella difficile capacità di coniugare necessità diverse e ugualmente legittime.

Il recente esposto alla Procura della Repubblica di Campobasso, alla Prefettura, all’Arpam e alle forze dell’ordine è solamente l’ultimo capitolo di una vicenda che va avanti da lungo tempo e che vede sul ‘ring’ coloro che vivono in via Garibaldi (i firmatari della segnalazione) e il titolare del ristorante, Franco Insogna.

Con la riapertura dei locali d’intrattenimento e la caduta del coprifuoco (parzialmente ripristinata dal sindaco Roberto Gravina che con una propria ordinanza ha imposto a bar, pub e ristoranti di chiudere alle 2 di notte) sono ripartite le serate in tutta la città.

Compresa via Garibaldi, la strada più lunga di Campobasso, collegata con via Cardarelli (all’altezza dell’Ariston, dunque pieno centro cittadino) da una scalinata che è il teatro delle più insistenti lamentele di chi vive vicino al Sagittario Cafè.

Come hanno riferito i cittadini esasperati nella segnalazione e alla ex aspirante sindaco Maria Domenica D’Alessandro su quelle scale ne succedono di tutti i colori: ragazzine che si sentono male per il troppo alcol ingerito, persone che danno di stomaco sui marciapiedi, vetri di bottiglie rotti. E poi, sempre in zona, ci sono ragazzi che urinano sulle auto, schiamazzi, musica alta, assembramenti pericolosi assolutamente da evitare soprattutto ora che l’insidiosa variante Delta si sta accanendo sui giovanissimi non ancora vaccinati. Insomma, un vero incubo per chi il mattino seguente deve alzarsi per andare a lavorare o ha bimbi piccoli da accudire che non riescono a riposare anche per via del passaggio di moto e motorini che hanno scambiato la strada lunga e dritta per una pista da corsa.

sagittario cafè locali campobasso

Di questa situazione così complicata, ma anche così uguale a quella vissuta in via Ferrari o ovunque ci siano locali e giovani avventori, ne abbiamo parlato con Franco Insogna.

Noto in città anche per l’altra attività al centro storico (ristorante Il Sagittario) così commenta: “Prima di arrivare a questo esposto i residenti ci hanno mandato un mucchio di controlli della polizia e ogni volta siamo usciti puliti. Non sono mai state riscontrate illegalità perché nel mio locale rispettiamo le regole. Tanto per cominciare non somministriamo più alcolici dall’una e quarantacinque. Alle due di notte, è tassativo, chiudiamo ma se la gente vuole intrattenersi lì davanti io cosa dovrei fare? Prenderli a scopettate per mandarli via?”.

Sulla musica “rimbombante” Insogna precisa: “La musica è accesa dentro il locale non all’esterno e va avanti al massimo fino all’una di notte”.

Rispetto al degrado poi “vorrei far notare che ogni sera puliamo con scopa e paletta le scale e l’esterno ma insomma che altro dobbiamo fare? Questa non è una chiesa è una attività commerciale. Veniamo fuori da un periodo durissimo, ci sono una decina di dipendenti e alcuni hanno famiglie da mantenere, io comprendo le esigenze di riposo dei residenti ma anche loro devono capire le mie. In questa città ormai siamo meno di 50mila residenti (48300 secondo l’ultimo censimento istat, ndr) , sono tutti anziani o pensionati, i ragazzi hanno diritto anche loro a un po’ di sano divertimento. Ci si accanisce contro il mio locale però poi se un intera città fa festa per la promozione della squadra locale nessuno si lamenta. Pensi che io, in via del tutto preventiva, il giorno della finale degli Europei ho tenuto chiuso anche perché – non lo posso negare – quando il Campobasso calcio è andato in serie C qui si è fatta festa ma dentro abbiamo sempre rispettato le regole anche se c’è stato un clima più euforico del solito quel giorno all’esterno. Ad ogni modo il giorno in cui c’è più affollamento è solamente il sabato, bisogna trovare un compromesso”.

maria domenica d'alessandro

Eppure queste ragioni non sembrano intaccare minimamente la convinzione della consigliera leghista che in un comunicato stampa scrive:  “È doveroso – ha sottolineato la consigliera comunale della Lega, Maria Domenica D’Alessandro – dare un segnale ai nostri cittadini. Firmare l’ordinanza che stabilisce le chiusure alle ore due non basta. Bisogna dare risposte concrete ai residenti, a tutti coloro che hanno denunciato l’invivibilità del luogo, a coloro che vivono li da anni e che purtroppo stanno pagando le conseguenze della presenza di un locale in pieno centro. Vicende che, purtroppo, interessano anche altre aree della città e che dovrebbero essere quotidianamente attenzionate affinchè si crei meno disagio possibile. Serve un segnale forte da parte dell’amministrazione comunale, qualora ne sia in grado, imponendo condizioni diverse, nei limiti del possibile, prima che gli stessi residenti ricorrano alle vie legali. Si profilerebbe in quel caso l’ipotesi, non remota, di richiesta di risarcimento del danno non solo all’esercente ma anche a questa amministrazione comunale, guidata dal Movimento 5 Stelle. Presenterò, a tal proposito una interrogazione al sindaco Roberto Gravina”.

(A.D.)

 

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