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Il Termoli Jazz Festival pronto ad entusiasmare dal Teatro Verde. “Un bellissimo segnale di ripartenza”

Prima serata mercoledì 28 luglio al Macte e poi il festival si sposterà al Teatro Verde, inedita cornice per la manifestazione che negli anni passati si è tenuta in Piazza Duomo. Scoppiettante la proposta musicale - ci sarà anche la solOrkestra del termolese Luca Ciarla - che si concluderà con il concerto (unico a pagamento) di Davide Shorty

Un “segnale positivo di ripartenza”. Termoli Jazz Festival, è tutto pronto per la 7° edizione che torna dopo un anno di stop forzato e che porterà sul palco alcuni tra i più grandi artisti del panorama musicale italiano. Il lancio ufficiale c’è stato oggi in Sala Consiliare: a presentare gli eventi l’Assessore Michele Barile e il direttore artistico del festival Michele Macchiagodena.

michele barile macchiagodena

5 serate, dal 28 luglio al 1 agosto, che promettono di dare un bello sprint all’estate termolese, orfana di alcune manifestazioni tradizionali che purtroppo si sono arrese alla pandemia. Il Termoli Jazz Festival, invece, ci sarà. Ancora una volta, la kermesse musicale della cittadina adriatica – ultima ‘figlia’ di una longeva famiglia – si rinnova, cambia pelle ma la sostanza resta quella della assoluta qualità. Il festival non sarà più in piazza Duomo bensì al Teatro Verde, ad esclusione della prima serata che si terrà (come successe anche nell’edizione 2019 con lo straordinario concerto di John Patitucci) nel cortile del Macte, il museo di arte contemporanea in via Giappone.

michele barile macchiagodena lanzone

Un evento cui il Comune ha rinnovato il suo sostegno. “È una delle manifestazioni di punta della programmazione estiva termolese. Come Amministrazione intendiamo sostenerla e ci auguriamo che possa crescere ancora. Questo non è un punto di arrivo ma un nuovo punto di partenza. Siamo grati all’associazione Jack. che, con competenza, sta contribuendo alla crescita di questo festival”. Già, perché con questo evento va di fatto in scena il vero ‘debutto’ dell’associazione J.a.c.k. (acronimo di Jazz, Arts and Comedy Kingdom), che si è costituita a fine 2020 proprio per dare slancio alla vita culturale della città partendo proprio dal festival jazzistico ma non limitandosi a questo. Tra i suoi fondatori il direttore artistico del festival Michele Macchiagodena e due musicisti di conclamato successo, cui Termoli ha dato i natali, quali Antonio Artese e Luca Ciarla. E il più tangibile risultato, a pochi mesi della nascita della nuova realtà associativa, è stato l’inserimento del Termoli Jazz Festival nel circuito Italian jazz, che riunisce le migliore manifestazioni musicali del settore del Paese.

Ma torniamo all’evento musicale ai nastri di partenza. Si comincia mercoledì 28 luglio (al Macte) con Franco D’Andrea, tra i più importanti pianisti jazz italiani. 80 anni, suona il piano da quando ne aveva meno 17, lo straordinario musicista non ha mai perso la voglia di innovarsi e aprirsi alla contaminazione. Non è un caso se il suo concerto sarà accompagnato da Dj Rocca e dalla sua musica elettronica. Purtroppo solo pochi fortunati potranno assistere all’esibizione. La prenotazione dei posti, naturalmente contingentati, è esaurita.

Chi non potrà partecipare alla preview potrà rifarsi nelle successive 4 serate, le prime 3 delle quali gratuite. E si comincia con una vera sorpresa per Termoli. Nella serata del 29 luglio il primo degli artisti ad esibirsi sarà Luca Ciarla, violinista termolese di successo intercontinentale (qui una sua intervista rilasciata a Primonumero pubblicata oggi). Orgogliosissima l’amministrazione comunale che, dopo aver conferito al musicista nel 2020 il premio “Gente di Mare”, potrà fregiarsi di averlo come ospite. “La stima nei suoi confronti è assoluta e ci fa un immenso piacere averlo con noi. Luca Ciarla si è esibito praticamente in tutti gli angoli del mondo, finalmente lo farà anche a Termoli”, così l’assessore comunale alla Cultura e al Turismo Michele Barile. La sua sarà una performance di grande effetto: con il suo progetto musicale denominato SolOrkestra il ‘nostro’ ricreerà – da solo – la partitura di una intera orchestra. Insomma, l’emozione e lo stupore sono assicurati.

Dopo di lui, nella stessa serata di giovedì, spazio al duo formato da Luca Aquino e Giovanni Guidi. E, anche qui, lo spettacolo è garantito con la stupefacente coppia (tromba e pianoforte) del jazz nostrano nella cui esibizione non mancheranno interessanti interazioni col pubblico.

Il 30 luglio, venerdì, sarà la volta di Flavio Boltro e il suo quintetto. Per chi non lo sapesse, l’artista è sul podio dei migliori trombettisti italiani ed è sulla scena del panorama jazzistico mondiale da circa due decenni. Basti pensare che Boltro ha fatto parte del magico sestetto dell’indimenticabile Michel Petrucciani.

La penultima serata, quella del 31 luglio, sarà affidata al sassofonista (di origine sarda) Enzo Favata e al suo ultimo progetto dal nome ‘The Crossing’. Passaggi, radici, sonorità etniche e tanto altro in questo disco definito come ‘policromatico’. Al suo fianco, in questo viaggio di incroci, un ensamble composta da Pasquale Mirra al vibrafono e marimba midi, Marco Frattini alla batteria e alle percussioni e Rosa Brunello al basso e contrabbasso, strumenti questi ultimi solitamente appannaggio di musicisti uomini.

locandina termoli jazz festival 2021

Infine, la serata conclusiva del 1 agosto. L’unica a pagamento: il biglietto, del costo di 22 euro più la prevendita, è acquistabile sul circuito Ciaotickets e nelle biglietterie accreditate (bar via Firenze e Tabaccheria Fiorito, oltre che presto negli InfoPoint della città). Chiusura ‘fusion’ in cui il protagonista sarà Davide Shorty e la sua Straniero Band.

michele macchiagodena

“Quella di Davide Shorty – così il direttore Macchiagodena – è una delle proposte più innovative nel panorama musicale italiano”. Il cantante siciliano, tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2021, si esibirà al Termoli Jazz Festival nell’ambito del suo Fusion tour. Rap, soul, R&B e jazz: è una sorta di chiusura del cerchio per questo festival 2021 così incline alla contaminazione. Che poi, come ha ricordato il direttore artistico citando dei mostri sacri del genere, il jazz è per sua natura indefinibile, difficilmente etichettabile. “Nel momento in cui vuoi definire il jazz ne hai perso l’essenza”. Parola di Bill Evans.

Buon Termoli Jazz Festival a tutti.

https://termolijazzfestival.it/

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