Covid e vacanze

Timori per i focolai nei luoghi di vacanza e il rischio chiusure: sindaci scrivono alla Asrem per accelerare i vaccini sui ragazzi

Simona Contucci a Montenero e Roberto Di Pardo a Petacciato inviano un appello formale al direttore generale Florenzano dopo che il centro vaccinale di San Salvo Marina ha deciso di chiudere ai molisani per eccesso di richieste

L’estate covid-free grazie alla campagna vaccinale (arrivata a 500mila somministrazioni al giorni) rischia di andare gambe all’aria a causa della variante delta, a maggiore trasmissibilità, e alla mancata immunizzazione dei più giovani. I focolai nei luoghi di turismo, caratterizzati da maggiore concentrazione di persone, stanno compromettendo l’economia, principalmente. Perché è vero che si tratta di cluster che coinvolgono soprattutto i ragazzi, colpiti dal virus in modo molto blando e generalmente con sintomi leggeri, ma è altrettanto vero che laddove si riscontra un focolaio scattano le misure di sicurezza previste: tracciamento a tutti i contatti e quarantena di positivi e conviventi fino a tampone negativo. Tradotto nella pratica, significa che la vacanza è rovinata e il danno, per alberghi, ristoranti, residence e stabilimenti balneari, concreto.

Simona contucci sindaco Montenero

A Montenero di Bisaccia, per esempio, “dal mese di giugno sono scoppiati un paio di cluster che, in molti casi, hanno determinato disdette da parte dei turisti che avevano prenotato presso le strutture ricettive presenti sul nostro territorio” chiarisce Simona Contucci, il sindaco del Comune al confine con l’Abruzzo, dove nelle scorse settimane si sono recati in massa giovani residenti sul litorale molisano per fare il vaccino. “Abbiamo aspettato mesi – aveva raccontato uno di loro a Primonumero, nell’intervista sulla trasferta vaccinale dei giovani – ma poiché non siamo stati chiamati abbiamo approfittato della possibilità offerta dal centro vaccinale di San Salvo Marina”.

La trasferta dei ragazzi in Abruzzo per fare il vaccino: “In Molise non ci chiamano, abbiamo aspettato quasi 2 mesi”

Ora però quella possibilità non c’è più. Le nuove disposizioni infatti impediscono ai molisani di andare a fare il vaccino fuori regione, tanto che quelli che hanno provato a seguire l’esempio dei ragazzi di Montenero e Petacciato presentandosi al palazzetto dello sport di San Salvo riconvertito in hub vaccinale sono stati rimandati indietro. “No Molise” si legge nel cartello affisso all’esterno della struttura. Troppe richieste dal territorio e probabilmente anche contatti tra i vertici sanitari delle due regioni nei quali sarebbero stati chiariti alcuni nodi su vaccini e vacanza all’origine della decisione assunta dal responsabile vaccini a San Salvo.

La conseguenza è che ci sono centinaia di giovani e giovanissimi in attesa, con la spada di Damocle dei nuovi focolai sulla testa delle località turistiche, peraltro già notevolmente affollate. Accelerare sui vaccini dei giovani è un imperativo, per evitare di ritrovarsi a ferragosto con cluster e curva epidemiologica in deciso aumento.

Questa la ragione per la quale sia Simona Contucci che Roberto Di Pardo, sindaco di Petacciato, hanno scritto alla Asrem facendo presente che “Purtroppo le vaccinazioni anti Covid previste per le fasce di età 20/30 anni nei nostri Comuni vanno molto a rilento. Ci rendiamo conto della necessità di mettere in sicurezza i cittadini over 50, specie con la diffusione della variante Delta, procedendo all’immunizzazione attraverso la somministrazione della seconda dose, ma i nostri paesi, che sono a ridosso dell’Abruzzo, stanno pagando più di altri lo scotto dei contagi fra i più giovani.

A Montenero ad esempio, dal mese di giugno, sono scoppiati un paio di cluster che, in molti casi, hanno determinato disdette da parte dei turisti che avevano prenotato presso le strutture ricettive presenti sul nostro territorio. Molti ragazzi di Montenero di Bisaccia e Petacciato hanno letteralmente invaso il centro vaccinale di San Salvo, che purtroppo, è stato costretto a sospendere le somministrazioni, vista la considerevole affluenza di molisani presso la struttura abruzzese”.

Roberto Di Pardo

Contucci e Di Pardo, nel ruolo di sindaci di paesi che vivono prevalentemente di indotto derivante dal turismo, chiedono di accelerare le vaccinazioni per le fasce di età 20 e 30 anni, “poiché è facilmente prevedibile come questo vulnus determinerà inevitabilmente una situazione di rischio e un danno economico per le attività che stanno cercando di ripartire, nonostante le difficoltà create dal Covid”.

D’altronde in tutto il Paese si sta assistendo a un aumento di focolai che, pur non riflettendosi con un contestuale aumento di ospedalizzazioni, danneggia fortemente il turismo.  A Capri per esempio 11 turisti positivi sono in isolamento in albergo o nelle case di vacanza. Alle isole Eolie i cluster sono due: uno a Stromboli e l’altro a Salina. Un ristorante e un bar sono stati chiusi.  A Fiumicino, vicino Fregene cuore della movida romana, il sindaco ha lanciato l’allarme per l’aumento dei contagi passati da 37 a 100 in 24 ore. E anche qui la fascia più colpita è quella fra i 20 e i 30 anni. Aumentano i contagi anche a Rimini, dove le forze dell’ordine hanno dovuto chiudere per due locali e dove ci sono decine e decine in quarantena.

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