Pomeriggio da incubo

Si rompe l’aria condizionata sul treno, viaggio da sfinimento per i pendolari: “Non si respira”

Un'altra odissea per i viaggiatori molisani sul Roma-Campobasso: vagoni bollenti a causa di un guasto all'aria condizionata hanno reso molto più sfiancante e complicato il rientro in regione. E' stato un pomeriggio da incubo e pieno di disagi fino a quando i pendolari sono stati fatti scendere alla stazione di Rocca D'Evandro. Proseguiranno la tratta con un mezzo sostitutivo

“Era impossibile respirare”. E’ stata un’impresa affrontare l’ennesimo viaggio infernale, da sfinimento sulla tratta Roma-Campobasso. Qualcuno ha rischiato anche di sentirsi male a causa della rottura dell’impianto dell’aria condizionata a bordo del treno partito alle 14.35 dalla capitale, dove le temperature erano torride. Nel giro di pochi minuti i viaggiatori si sono accorti del disservizio che ha raccontato alla nostra redazione una pendolare, arrabbiata e infuriata.

Questa volta il guasto riscontrato sul convoglio è considerato particolarmente grave, soprattutto in una giornata come questa, caratterizzata dal gran caldo e dall’afa. Con l’impianto di refrigerazione rotto i vagoni erano bollenti, la temperatura insopportabile. Insomma, affrontare il viaggio verso il capoluogo molisano è stato più duro del solito, come dimostrano anche queste fotografie scattate proprio sul regionale.

Tremo Roma Campobasso

Sul treno c’erano anche bambini e anziani che hanno patito per l’aria irrespirabile. “Non avevamo nemmeno l’acqua per rinfrescarci e anche se aprivamo i finestrini del treno entrava aria caldissima”.

Non è stato solo il caldo a fare la sua parte. I disagi per i viaggiatori sono aumentati a causa dell’obbligo di indossare il dispositivo di protezione anti-covid per evitare i rischi di un contagio a bordo del mezzo pubblico. “Qualcuno è stato costretto addirittura ad abbassarsi la mascherina per non svenire”, racconta ancora la pendolare, una ragazza di Campobasso che sfoga alla nostra redazione tutta la sua rabbia. “E’ una vergogna, non si respira. Siamo rimasti fermi anche sotto il sole cocente”, insiste la ragazza. A San Vittore altro stop: un altro treno è andato a fuoco rendendo più complicato anche il tragitto del regionale diretto a Venafro.

Alla stazione di Rocca D’Evandro la decisione di far scendere i viaggiatori che hanno proseguito verso Campobasso a bordo di due mezzi sostitutivi. “Quando siamo scesi non c’era nemmeno un bar aperto per acquistare una bottiglietta d’acqua”.

Il viaggio infernale si è concluso intorno alle 19.30 quando gli autobus sostitutivi di Trenitalia sono giunti a destinazione.

Treno Roma Campobasso viaggiatori
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