Dopo i sindacati i primi a commentare l’annuncio del gruppo automobilistico Stellantis di impiantare a Termoli la nuova mega fabbrica di motori elettrici sono i politici.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Francesco Roberti: “La notizia ha portato una ventata di ottimismo in tutto il mondo dei metalmeccanici. I dubbi che si erano paventati negli ultimi giorni sul futuro dell’impianto termolese, si sono diradati nelle ultime ore dopo l’annuncio di Stellantis che ha rilanciato lo stabilimento di Termoli tra i siti di principale interesse per continuare il processo di elettrificazione avviato nel recente passato”.
La notizia – leggiamo nella nota stampa – non ha colto di sorpresa il sindaco di Termoli Francesco Roberti che già da diversi mesi era in contatto con i vertici aziendali dell’impianto di Rivolta del Re”.
“Nonostante quanto si diceva in giro eravamo abbastanza tranquilli – ha riferito il sindaco Francesco Roberti – in quanto in questi mesi in almeno due occasioni ho avuto modo di confrontarmi con i vertici aziendali di Stellantis. Questa mattina sono stato contattato telefonicamente e mi è stata annunciata la notizia. A questo punto la soddisfazione è massima in quanto l’impianto della nostra città giocherà un ruolo chiave nel rilancio del settore italiano dell’auto”.
Più sbilanciato sulla tutela dei lavoratori il deputato campobassano Antonio Federico (M5S): “L’annuncio è certamente importante, ma deve essere accompagnato da un percorso di chiarezza e trasparenza con il solo obiettivo di tutelare i posti di lavoro. Proprio mentre l’azienda apriva alla gigafactory in Molise, ho depositato una interrogazione sul tema, indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, affinché lavoratori e sindacati siano informati sul piano industriale dell’azienda e, soprattutto, sulle prospettive occupazionali della Stellantis a Termoli e in tutto il Paese.
L’annuncio di oggi rende queste informazioni ancor più importanti, rinnovando l’attualità dell’interrogazione. Dobbiamo sapere come il Mise intende muoversi per tutelare i lavoratori e l’indotto alla luce dei cambiamenti che la gigafctory impone.
Di certo – spiega Federico – davanti ai numeri in costante espansione delle auto elettriche, diventa strategico avere impianti di produzione per ridurre significativamente la dipendenza dai Paesi extra-Ue. È quindi essenziale che l’Italia abbia un polo di ricerca e sviluppo, oltre che di produzione delle batterie, in grado di realizzare accumulatori sempre più innovativi e pensati in chiave circolare. Ciò, infatti, significa avere un vantaggio competitivo rispetto ad altri Paesi nel processo di riconversione della filiera produttiva verso l’elettrico. Ma può e deve anche essere un segnale importante per la città di Termoli e per tutto il Mezzogiorno, che potranno giocare un ruolo rinnovato in questa filiera e più in generale nella ripresa del Paese.
Detto questo, però – conclude Federico – ritengo che l’intero percorso vada accompagnato da chiarezza, trasparenza e condivisione. Solo così è possibile ottenere la fiducia dei lavoratori che da troppo tempo sono costretti a dubbi e incertezze”.
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