Continuano i controlli dei carabinieri del Nas. Proprio durante una serie di verifiche programmate negli esercizi commerciali della grande e media distribuzione, i militari hanno notato negli scaffali alcune confezioni di latte “fresco” made in Molise, che riportavano una data di scadenza più lunga rispetto alle altre marche (la normativa nazionale – legge 3 agosto 2004, numero 204 – stabilisce che per il “latte fresco” la ditta produttrice può indicare un periodo massimo di scadenza di 7 giorni, ovvero il giorno della pastorizzazione + altri 6).
Sono partiti quindi gli accertamenti anche presso la sede produttiva dell’imprenditore e qui il Nas ha accertato che la data di scadenza indicata sulle confezioni di latte fresco in giacenza oltrepassava di 1 o 2 giorni il limite consentito. Una condotta che oltre ad ingannare il consumatore, certo di aver acquistato il prodotto con una scadenza più lunga, danneggia anche le altre industrie lattiero-casearie che invece rispettano tutte le disposizioni normative.
Pertanto i carabinieri hanno vietato l’immissione sul mercato delle confezioni irregolari (circa 200 confezioni di latte fresco) e hanno inoltrato all’Autorità competente l’istanza per le eventuali sanzioni amministrative a carico dell’azienda.
Analoghi controlli sono poi stati eseguiti in altre quattro industrie lattiero-casearie dove non sono state rilevate particolari irregolarità, se non alcune procedure di lavorazione lievemente difformi a quelle codificate nel manuale di autocontrollo Haccp.
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