Camorra alla sbarra

Piazza Pulita, il maxi processo entra nel vivo: nominati i periti delle intercettazioni

Il maxi processo che vede 30 persone alla sbarra, imputate nell’ambito dell’inchiesta “Piazza Pulita” si è aperto il 23 giugno scorso.

L’indagine che ha scoperchiato infiltrazioni della camorra in Molise legate al traffico di cocaina ora punta a dimostrare la certezza giudiziaria dei fatti raccolti in mesi e mesi di accertamenti, verifiche, intercettazioni.

Così questa mattina il tribunale collegiale di Campobasso ha conferito l’incarico ai due periti che si occuperanno entro il prossimo autunno di trascrivere tutte le intercettazioni (telefoniche e ambientali) raccolte dai carabinieri e guardia di finanza.

Un fascicolo imponente che terrà impegnati a lungo i due tecnici.

L’indagine coordinata dalla Distrettuale antimafia, ha smantellato infatti un’organizzazione criminale dedita non soltanto al traffico di droga ma anche alle estorsioni con dinamiche mafiose, fino alle minacce a mano armata. Trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio con il reimpiego di denaro frutto delle attività di spaccio attraverso l’attività commerciale “Adriatica Pellet” di Bojano.

Un’organizzazione che coordinava le attività di altre due associazioni a capo delle quali c’erano pregiudicati molisani. Quella “di vertice” era guidata da un campano affiliato al clan Rega di Pomigliano d’Arco, arrivato a Bojano nel maggio del 2017 per scontare un provvedimento restrittivo e stabilitosi nella cittadina matesina insieme alla sua famiglia. A lui rispondevano 10 persone. Ora si torna in aula il prossimo 10 novembre.

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