Termoli

Partorisce a Vasto la prima madre bassomolisana dopo la chiusura del Punto Nascite. Lettera al Commissario: “In Molise quale sicurezza per donna e bimbo?”

Il patologo clinico Giancarlo Totaro, in una lettera aperta al commissario straordinario alla sanità Flori Degrassi, pone proprio la questione della sicurezza al centro di una serie di interrogativi. Il primo riguarda il trasporto di emergenza neonatale (cioè la Stan). “In Molise riesce a garantire il rispetto delle tempistiche previste per le patologie tempo-dipendenti del neonato?”

Doveva partorire a Termoli ma è stata costretta a ripiegare su un altro ospedale e ha scelto Vasto. La donna, residente in Basso Molise, ieri ha messo al mondo il proprio figlio a Vasto, come era ampiamente prevedibile dopo la chiusura disposta dalla struttura commissariale e dalla Asrem del punto nascite del San Timoteo in seguito alla tragedia del neonato morto poco tempo dopo il parto.

Non è il Cardarelli l’ospedale di riferimento per le madre residenti a Termoli e nella zona limitrofa, bensì il San Pio, ospedale che fra l’altro aveva anche fatto sapere di avere tutto pronto per l’accoglienza delle partorienti. Ci sono già diverse prenotazioni dal territorio per visite pre-parto oggi e nei prossimi giorni presso il presidio abruzzese, ritenuto più sicuro per ragioni di distanza e trasporto.

Il patologo clinico Giancarlo Totaro, in una lettera aperta al commissario straordinario alla sanità Flori Degrassi, pone proprio la questione della sicurezza al centro di una serie di interrogativi. Il primo riguarda il trasporto di emergenza neonatale (cioè la Stan). “In Molise riesce a garantire il rispetto delle tempistiche previste per le patologie tempo-dipendenti del neonato?” Dovendo venire dal Cardarelli e affrontare un percorso di almeno 45 minuti sulla Bifernina, quanto tempo impiega? E riesce a stare al di sotto del tetto massimo previsto per casi urgenti? Improbabile, visto che la Stan deve fare due volte il viaggio, quello di andata e quello di ritorno, per andare a prendere il bimbo e portarlo a Campobasso.

Inoltre, chiede Totaro, “con una sola ambulanza attrezzata a Campobasso si può garantire il personale medico specializzato 24 ore su 24?”. Questione di sicurezza a tutti i livelli, in un discorso più ampio della chiusura del punto nascite di Termoli, per la quale i sindaci coordinati dal primo cittadino di Termoli e presidente della provincia Francesco Roberti stanno approntando un ricorso.

“Quali sono le reali condizioni dell’ emergenza urgenza in Molise in riferimento alle donne che devono partorire? In un momento in cui il servizio di emergenza sul litorale è assente, non c’è la guardia medica turistica, l’elisoccorso non esiste, alcune postazioni del 118 sono state in parte demedicalizzate, la Stam (cioè il trasporto materno-fetale assistito) e la Sten (il trasporto di emergenza neonatale) che tipo di prestazioni possono garantire con una sola postazione a Campobasso?”.

Se il Punto nascite di Termoli non è sicuro, come si evince dalla decisione presa dal commissario Degrassi, è sicuro il trasporto Stam adesso che l’ostetrica è chiusa? Per le donne l’alternativa più sicura in questo momento è quella di recarsi a Vasto. Per ora il provvedimento che chiude il Punto nascite di Termoli sta portando un vantaggio fuori dalla regione.

 

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