L'intervista

Parla la ginecologa non obiettore del Cardarelli: “Ho lottato anni per la 194, ora torno in prima linea per un diritto delle donne”

Dal 21 luglio la dottoressa Giovanna Gerardi è tornata nel Dipartimento dedicato all'interruzione volontaria di gravidanza per affiancare il dottor Michele Mariano. "Io ci sono sempre stata, lavoro all'ospedale Cardarelli da 22 anni dopo aver vinto un concorso previsto per la legge 194. Quindi, l'applicazione di questa legge non è a rischio in Molise: io ci credo molto in questo diritto per le donne, ci ho creduto sin dalle mie battaglie giovanili".

Probabilmente è stata colta un po’ di sorpresa dal trambusto nato attorno alla sua figura. La dottoressa Giovanna Gerardi, ginecologa non obiettore dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, è da due giorni in servizio al Dipartimento IVG (Interruzione volontaria di gravidanza) al quale è stata assegnata dall’Asrem.

Ha ricevuto l’incarico alla fine di giugno, ma in realtà “io sono sempre stata a disposizione. Venti anni fa sono stata assunta proprio per la legge 194. Tuttavia, leggendo alcuni articoli di giornale, mi sono sentita umiliata”. La ginecologa, di cui in questi giorni hanno parlato anche i giornali nazionali (Il Manifesto, ad esempio), questa volta ha messo da parte la consueta riservatezza e non è riuscita a restare in silenzio. E lo spiega a Primonumero.

Dottoressa Gerardi, cos’è successo?

“Sembra che mi sia ‘imboscata’ in tutti questi anni e che sia stata ‘ripescata’, ma non è così: all’Asrem ho dato sempre la mia disponibilità, a maggior ragione da aprile”. Ossia quando si è saputo che il dottor Michele Mariano sarebbe andato in pensione. L’incarico del ginecologo non obiettore è stato poi prorogato fino alla fine dell’anno in attesa del nuovo concorso – questa volta per un posto a tempo indeterminato – bandito dall’Azienda sanitaria. Il primo bando, che prevedeva il contratto determinato, era andato deserto.

Quindi, l’applicazione della legge 194 non è a rischio in Molise?

“Assolutamente no. Le dirò di più: la legge 194 non è mai stata a rischio in Molise. Io sono stata assunta proprio per la legge 194 nel 2001, da 22 anni faccio parte dell’organico della Ginecologia dell’ospedale Cardarelli dopo aver vinto il concorso (prima la dottoressa era in servizio all’ospedale Caracciolo di Agnone, ndr). Poi per problematiche interne e a causa della carenza di personale sono stata spostata dall’Asrem in reparto, ma avrei potuto fare entrambe le cose (il riferimento è al servizio presso il Dipartimento per l’interruzione volontaria di gravidanza, ndr) e ora sto ‘combattendo’ affinchè il servizio sia garantito. E’ un diritto delle donne e ho lottato per questa legge sin da ragazza nelle mie battaglie giovanili. Non è quindi una casualità che torni a lavorare nel Dipartimento IVG. Io ci sono sempre stata, da anni lavoro all’ospedale Cardarelli”.

Perchè non è una casualità?

“Perchè ho lavorato con il dottor Mariano dal 2001 al 2010. Poi è stata creata l’Unità Dipartimentale che è stata staccata dal reparto, giustamente anche per salvaguardare la privacy delle donne. Infine, per scelta del dottor De Santis, sono stata destinata al reparto di Ginecologia e, solo su richiesta del dottor Mariano, avrei potuto prestare servizio nel Dipartimento nato per le interruzioni di gravidanza. Tutto questo per quattro anni. Poi non sono stata più impiegata in Dipartimento. Ci sono tornata per un mese e mezzo nel 2015 perchè il dottor Mariano aveva avuto dei problemi di salute”.

Infine, arriviamo all’ultima ‘chiamata’…

“Alla fine di giugno mi è arrivata una disposizione di servizio: sarei stata per 18 ore al Dipartimento per affiancare il dottor Mariano. Dal 21 luglio ho preso servizio al Dipartimento IVG”.

Dottoressa, probabilmente in questo settore si registrano difficoltà maggiori rispetto a quelle che si riscontrano anche per altri professionisti della sanità?

“La situazione è difficile in tutta Italia, c’è carenza di ginecologi non obiettori. Ma in Molise la legge 194 non è a rischio. All’ospedale Cardarelli ci sarò io. E poi ci saranno i medici che verranno assunti con il nuovo concorso”.

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