All’orizzonte c’è anche l’acquisto di altri due marchi importanti di stampo internazionale ma soprattutto c’è tutta la voglia di ripartire con slancio per consolidare l’assetto della storica azienda molisana Modaimpresa.
Azienda isernina, leader di mercato in Italia nei servizi per la moda, rilancia la carica per la ripresa dopo il lungo periodo di stallo della crisi Covid.
Subito quindi una riorganizzazione capace di vincere le nuove sfide a partire dal rinnovamento delle posizioni al vertice.
Ecco allora i nomi degli amministratori di Modaimpresa che rispondono a quelli del molisano Lucio Di Gaetano e poi Costantino De Blasi. Esperti che si occuperanno degli aspetti di amministrazione e controllo, finance e investiments.
Due manager che provengono da esperienze internazionali di primo piano nell’ambito del management di aziende di servizi complessi e che prenderanno in mano le redini dell’azienda nell’ottica di sviluppo e programmazione stabilita dall’impresa.
Ma c’è di più. Gli azionisti, infatti, hanno deliberato che Romolo D’Orazio, fondatore e amministratore delegato di Modaimpresasrl, salirà, nell’ambito della holding, a capo dello sviluppo dei marchi già in portafoglio e della ricerca dei nuovi brand: un ruolo di rilevanza strategica decisiva che punterà ad acquisire la titolarità di nuovi marchi dal mercato globale per arricchire ulteriormente il portafoglio delle maisons curate da anni e con successo dal gruppo.
Romolo D’Orazio, 49 anni, laureato in giurisprudenza a Roma, ha conseguito il master in Business Administration all’Università Guido Carli della Capitale. Alla Bocconi di Milano inoltre quello in Fashion Management. Insieme ad un gruppo di ex dipendenti dell’Ittierre, ha fondato nel 2015 l’azienda Modaimpresa a Isernia che produce e distribuisce nel mondo marchi d’abbigliamento.
Dai 200mila euro di fatturato del primo anno è arrivato ai 5 milioni del 2020 (nonostante la pandemia durante la quale hanno finanche prodotto copri mascherine per non restare completamente fermi). E ora per il 2022 c’è una previsione che porta il fatturato a 10 milioni di euro. Cauti rispetto ai vincoli imposti dalla pandemia, tuttora in corso, i dirigenti del gruppo guardano avanti. E sono al lavoro per costruire il prossimo futuro: nuovi marchi da acquistare e il settore della moda da riportare ai promettenti fasti di un tempo.
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