L'immunizzazione per gli under 30

Ministero chiede 2500 dosi al giorno, Asrem e Regione garantiscono: “10mila vaccini a settimana, spinta sui 30enni”

Pfizer e Moderna dovranno coprire il target assegnato al Molise, dove la campagna registra finora ha registrato rallentamenti per forniture inferiori al previsto. “Ma recuperiamo”: il consigliere che si sta occupando della piattaforma regionale di prenotazione delle dosi, Andrea Di Lucente, è ottimista e annuncia 10mila immunizzazioni a breve. Centinaia di over 60 prenotati dai medici per fare il il Johnson & Johnson. Ma qualcuno rifiuta

L’obbligo del Green pass dal 6 agosto, la necessità di non far saltare le vacanze già prenotate e le nuove preoccupazioni per la diffusione delle varianti hanno cambiato anche l’attenzione dei molisani rispetto al vaccino, l’unica arma contro il virus. “Ad agosto avremo 30mila casi al giorno”, la previsione che qualche giorno fa ha fatto l’immunologo Sergio Abrignani in un’intervista rilasciata a Repubblica.

In Molise proprio quando la campagna di immunizzazione dovrebbe avvicinarsi allo sprint finale, anche in vista delle riaperture delle scuole, è stato registrato un lieve calo: due giorni fa (27 luglio) ad esempio le iniezioni del farmaco anti-covid sono state circa 1800 rispetto al target di 2.500 fissato dal Ministero della Salute. “E’ successo solo per quel giorno”, minimizza il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano. “Siamo al 97% delle scorte impiegate”, aggiunge il vertice dell’Azienda sanitaria precisando che il Molise è in linea con gli obiettivi prefissati. “Il nostro target è 2.300 vaccini al giorno e normalmente ne facciamo di più”, esplicita il dg.

Ieri (28 luglio) sono state somministrate 2451 dosi, gran parte di Pfizer (1343) e Moderna (1044).

Fissa l’obiettivo dei 10mila vaccini a settimana il consigliere delegato alla digitalizzazione Andrea Di Lucente, che si sta occupando da tempo della piattaforma regionale per le prenotazioni dei vaccini. “Nell’ultimo mese – spiega – abbiamo concentrato principalmente l’attenzione sui richiami per mettere in sicurezza più cittadini possibili. Negli ultimi giorni dalla struttura commissariale e dalla cabina di regia ci sono arrivate indicazioni per programmare le nuove prime dosi: non a caso, nei prossimi giorni cercheremo di somministrare il farmaco a circa 10mila persone per completare almeno il ciclo di prima vaccinazione“. L’attenzione maggiore sarà per gli under 30, la fascia d’età che finora si sente dimenticata: in tanti, soprattutto sui social hanno espresso il proprio malcontento. L’attesa dovrebbe finita: “La struttura commissariale e la cabina di regia hanno assicurato che nei prossimi giorni arriverà un numero ingente di vaccini”, la chiosa finale di Di Lucente.

L’approvvigionamento delle fiale è comunque uno dei rebus fondamentali di questa fase della campagna di immunizzazione. Pfizer non riesce a coprire ovviamente tutte le richieste, anche se ieri fonti di Palazzo Chigi hanno parlato dell’arrivo di 1 milione di dosi fra 15 giorni: “Grazie a una proficua interlocuzione fra il presidente del Consiglio Mario Draghi e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, l’Italia ha ottenuto la disponibilità di un ulteriore milione di vaccini Pfizer a partire dalla seconda settimana di Agosto. Queste ulteriori dosi permetteranno alla struttura commissariale del generale Figliuolo di completare in sicurezza la campagna vaccinale entro il 30 settembre”, ha riportato il Quotidiano Sanità. 

Mentre le fiale aggiuntive di Moderna non arriveranno prima di qualche giorno nonostante l’ultima determina dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) estenda l’utilizzo del vaccino Moderna nei minori di età pari o superiore ai 12 anni, come prevede l’atto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 luglio. A tale decisione hanno fatto seguito le disposizioni della Cabina di regia della Regione Molise per potenziare le somministrazioni e immunizzare i più giovani, in particolare coloro che dal prossimo 15 luglio torneranno in classe.

Vaccini, Asrem ora punta su under 40 e giovanissimi. Ma le scorte di Pfizer sono a secco, si va a ‘singhiozzo’

 

Certo, per pianificare la campagna vaccinale non aiutano nemmeno i continui cambiamenti della strategia nazionale: è slittato il decreto  che avrebbe dovuto introdurre il nuovo elenco dei luoghi nei quali si potrà entrare soltanto con il green pass. Nè aiuta lo scetticismo verso i vaccini a vettore virale come Astrazeneca e Janssen. Il piano per smaltire le dosi del farmaco della Johnson&Johnson finora non ha funzionato in pieno: alcuni over 60 hanno rifiutato l’iniezione, coì come segnalato alla nostra redazione. E ieri ad esempio sono state effettuate solo 34 iniezioni di Astrazeneca e 30 di Janssen. 

commenta