Festival del cinema

Pilar e Manfredi, fratelli produttori a Cannes. “Al Molise serve il cinema per rilanciare economia e territorio”

Manfredi e Pilar Saavedra sono fratelli con origini larinesi e lavorano come produttori nel mondo del cinema. Nei giorni scorsi sono stati al Festival del Cinema di Cannes per presentare il film "The story of my wife". "Al Molise serve una commissione per i film che possa investire nel territorio portando benefici all'economia"

Il momento epico che racconterà per sempre l’edizione del 2021 non lo hanno visto. Lei in sala a Cannes per la premiazione non ci è andata e non ha assistito al momento in cui il presidente della commissione del festival francese Spike Lee ha annunciato in anticipo – praticamente a inizio cerimonia, appena iniziata – il vincitore della 74esima edizione della kermesse che si è svolta dal 6 al 17 luglio. Lui invece era già tornato a casa, ad Atene, dove vive da quattro anni.

Loro sono due fratelli, Pilar e Manfredi Saavedra appassionati di cinema e uniti anche nel lavoro, visto che insieme hanno creato una società di produzione e si occupano di lungometraggi, film, corti. Insieme sono stati protagonisti a Cannes per presentare un film che ha riscosso un ottimo successo e che in verità ha prodotto lei, Pilar Saavedra Perrotta, 45enne larinese trasferita a Roma, con la Palosanto Films: “The story of my wife”, la storia di un amore nato un po’ per caso e un po’ per scommessa tra un capitano e una donna parigina che Le Figaro ha definito subito come un capolavoro.

Pilar saadreva perrotta festival cannes

Girato tra Amburgo, Budapest e poi Malta tra l’inizio del 2019 e la fine dello stesso anno, il film ha alla regia la ungherese Ildiko Enyedi (nella foto in alto al centro tra Manfredi e Pilar, ndr), mentre nel cast spiccano due attori italiani, Sergio Rubini e Jasmine Trinca. “E’ un film classico – rivela al telefono in una piacevole chiacchierata Pilar, di ritorno da Cannes – la presentazione è andata benissimo, ha ottenuto ottime recensioni – aggiunge – la regista indaga temi in maniera molto intima e profonda, in lei si rivedono eleganza e maestria, è stata anche a La semaine de la critique a Cannes e a Venezia nella sezione Orizzonti dove ha vinto il premio Leone del futuro”. Con loro anche gli attori del film Louis Garrell e Gijs Naber (attore protagonista con lei nella foto sotto, ndr) – presenti a Cannes – e Lea Seydoux, assente perchè positiva al Covid.

Pilar saadreva perrotta festival cannes

Prodotto anche con Ungheria, Germania e Francia, il film è stato presentato mercoledì 14 luglio a Cannes. “Un momento emozionante – rivela Pilar mentre ritorna a vivere quelle emozioni – quando presenti per la prima volta un tuo film vivi emozioni diverse, ero sveglia dalle 5 del mattino, preoccupata, ma avevo dentro di me l’adrenalina pura, la gioia. Lo abbiamo presentato nella sala Lumiere, una sala meravigliosa e anche questo ha reso tutto più magico”. Fasciata nel suo meraviglioso abito bianco firmato Valentino, si è anche concessa il red carpet e il flash dei fotografi, quando all’orizzonte ha ammirato Sharon Stone. “Bellissimo il red carpet, una emozione unica, ma quando ho visto lei ho pensato che fosse bellissima, meravigliosa, una fata, ha anche visto il nostro film e di questo sono molto contenta “. E sull’attrice americana il fratello si trova d’accordo: “Bellissima, una vera diva con una sensibilità unica”.

Pilar saadreva perrotta festival cannes

Con suo fratello Manfredi condivide la passione per il cinema e insieme nel 2013 hanno creato la Palosanto Films, una casa di produzione con base in Molise. Lui è anche un attore trasferito ad Atene da quattro anni, ma con un grande obiettivo nella testa: creare una Film Commission in Molise. “La nostra regione – spiega dalla capitale greca – non ha una commissione dedicata ai film, è l’unica insieme all’Abruzzo. Bisogna rimediare – aggiunge – perchè averla darebbe un grande slancio alla regione, sia dal punto di vista economico con tutto l’indotto che verrebbe a creare anche per la nascita di posti di lavoro, sia per il territorio che avrebbe un bel riscontro a livello mediatico. Per questo abbiamo aperto un canale di confronto e comunicazione con la Regione, speriamo di poter rendere tutto concreto e dare al Molise una vera commissione che possa dare spazio alla regione nel mondo dei film”.

Dopo l’esperienza a Cannes, entrambi sono rientrati a casa pronti per nuovi progetti. “Cannes è il miglior mercato del mondo per i film – spiega Pilar – per questo andare lì è così importante, è il luogo dove si ha la possibilità di incontrare chi fa cinema, chi muove il mercato e questo ti consente anche di prendere contatti”.

Lei inizierà a lavorare ad una nuova pellicola, Fortress di Jessica Woodworth tratto da Il deserto dei tartari di Buzzati. Lui invece ha ancora una volta un occhio al Molise. “Ho immaginato questo documentario durante il covid – racconta – è una lettera d’amore alla mia regione: ho immaginato di portare mia figlia in Molise il 20 febbraio 2020, ma un virus chiamato coronavirus blocca tutto”.

Intanto anche lei tornerà in Molise per il prossimo MoliseCinema. Perchè il Molise, per i due fratelli che girano il mondo, è sempre dietro l’angolo.

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