Dopo le indagini

Lucito, agricoltore innesca un incendio e vanno in fumo 51 ettari. Denunciato dai Forestali

Individuati e denunciati all'Autorità Giudiziaria due presunti responsabili di due incendi avvenuti lo scorso 24 luglio, uno a Cercemaggiore e uno a Lucito

Sono stati denunciati due uomini, rispettivamente di Cercemaggiore e Lucito, perché individuati come responsabili di due incendi avvenuti entrambi lo scorso 24 luglio.

Oggi i militari della Stazione Carabinieri Forestali di Petrella Tifernina hanno chiuso il cerchio delle indagini sul vastissimo incendio scoppiato a Lucito, località Sant’Angelo Altissimo, e che ha mandato in cenere 51 ettari di terreni. L’agricoltore oggi denunciato era intento a lavorare sul proprio terreno con mezzi meccanici e avrebbe innescato le fiamme sfregando un masso con le lame della sua trinciatrice agricola, causando pertanto la formazione di scintille che hanno acceso le stoppie che erano sul terreno. C’è voluto poco perché le fiamme sfuggissero al controllo. Ben 51 gli ettari di terreno (area boscata e seminativi) andati in fumo.

Anche i Carabinieri Forestali di San Giuliano del Sannio nelle stesse ore hanno individuato, a seguito di approfondite indagini, il presunto responsabile di un incendio boschivo, divampato sempre il 24 luglio ma in località Veticone, a Cercemaggiore.

I Forestali, chiamati a vigilare sul fenomeno che si ripete ogni estate, invitano tutti al doveroso rispetto delle norme in materia e all’adozione di comportamenti prudenti e rispettosi dell’ambiente ricordando che “gli eventi di incendio possono determinare notevoli danni a tutte le componenti ecosistemiche con compromissione dell’equilibrio idrogeologico del territorio”. E infine, il capitolo sanzioni. La violazione delle norme oltre a comportare sanzioni amministrative importanti, può determinare l’incriminazione per il reato di incendio boschivo punito con la reclusione da 1 a 5 anni, se colposo, e da 4 a 10 anni, se doloso.

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