A muso duro

Lavoro e vertenze, Guarracino (UILTuCS): “Il Molise è all’anno zero”

Il segretario generale della sigla sindacale critica l’operato di Palazzo Moffa, evidenziando assenza di soluzioni e il mancato accoglimento delle istanze rappresentate dalle parti sociali: “Politica regionale affaccendata solo in giochi di potere”.

A muso duro. Pasquale Guarracino, segretario generale Uiltucs Molise, torna a parlare del tema lavoro e delle enormi difficoltà che ne caratterizzano le dinamiche a livello territoriale. Un’analisi che non risparmia critiche alla classe politica locale: “Dobbiamo prendere atto nostro malgrado – spiega Guarracino –  che sotto l’egida di questo governo regionale, non vi è stata una soluzione a nulla, in qualche caso solo prebende, non vi è traccia di una presa di posizione politica che realmente sostenga i lavoratori molisani, chi un lavoro lo cerca, più ancora chi ha perso il lavoro, di leggi regionali nei settori del turismo, del commercio e dei servizi nessuna traccia”. 

Poi, il punto sulla vertenzialità: “Purtroppo dobbiamo constatare che il Molise è all’anno zero su qualsiasi vertenza – continua il segretario generale UILTuCS Molise –  dalle storiche e più grandi vertenze, ancora in piedi, a quelle che si sono create nel corso degli anni, divenute ormai storiche anche loro. La situazione della vertenzialità si è cristallizzata per diverse ragioni: la prima è che il Governatore, uomo solo al comando, oggettivamente crede di vivere, e che tutti i molisani vivano, in un mondo meraviglioso, dove tutto procede per il meglio. La seconda: la sua squadra di tecnici e fedeli consiglieri evidentemente riesce a trovare soluzioni solo per ‘campare alla giornata’. La terza è sotto gli occhi di tutti i molisani, in maniera evidente, che la politica regionale, invece di occuparsi del benessere dei corregionali, è affaccendata solo in giochi di potere per riuscire a mantenere poltrone e poltroncine”. 

Guarracino, in chiusura, lamenta inoltre il mancato ascolto delle parti sociali: “Le parti sociali hanno chiesto più volte di essere ascoltate sulle problematiche dei settori del turismo, del commercio e dei servizi, senza mai essere convocate. Giunti a questo punto, facciamo un’ultima richiesta, ritenendo che sia ormai l’unica cosa sensata da fare: dimettetevi, perché, fatta salva qualche sporadica eccezione, questo Consiglio Regionale è inutile”.      L.A.

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